
Monte del lago, un cartello turistico per definirlo “paese delle corrispondenze” – Verrà inaugurato in occasione della settima edizione del Festival delle corrispondenze in programma fino a domenica 9 settembre a Monte del lago, Magione, il nuovo cartello turistico che, insieme alla storia del borgo lacustre, riporterà la dicitura “Monte del lago, paese delle corrispondenze”.
Invitati di eccezione dell’edizione 2018
Invitati di eccezione dell’edizione 2018 Marco Damilano, Olmo Cerri, Mario Morcellini, Massimo Arcangeli, Antonio Nicita, Antonio Pavolini, Giuseppe Granieri, Matteo Grandi, Giovanni Boccia Artieri, Saverio Tommasi, Quinto Antonelli, Miguel Gotor, e molti altri. Appuntamenti musicali con Simone Guidi, BandaJorona e Threeo. Laboratori per bambini. Celebrazione del 20° anniversario del premio Vittoria Aganoor Pompilj.
Monte del lago è al centro di un fitto lavoro che vede come elemento costante la lettera.
«Da venti anni – ricorda Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura del Comune di Magione – grazie al Premio Vittoria Aganoor e, oggi, anche con il Festival delle corrispondenze, Monte del lago è al centro di un fitto lavoro che vede come elemento costante la lettera. Una scelta nata, come ormai molti sanno, dai fitti carteggi che una delle cittadine più illustri di questo borgo, Vittoria Aganoor Pompilj, intratteneva con il mondo politico e culturale dell’epoca. Oggi, con il festival, Monte del lago può veramente vantarsi di essere diventato un polo culturale dove studiosi, scrittori, ricercatori si confrontano su temi storici e di attualità a trecentosessanta gradi proprio attraverso questi preziose testimonianze sia di carattere pubblico che privato».
LE LETTERE DI MICHELANGELO IN DIALETTO – Giovedì 6, alle ore 18 a Villa Aganoor, il primo appuntamento del festival vede protagoniste le lettere di Michelangelo tradotte in dialetto perugino da Ennio Cricco e Sandro Allegrini nel libro pubblicato da Morlacchi editore. Interverranno Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale di Magione con delega alla cultura; Mario Rampini, presidente Fondazione accademia di belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia; Emidio De Albentiis, docente ABA;Giovanni Manuali, restauratore e conservatore dei beni ABA. Sarà presente il fotografo Franco Prevignano.
LA MOSTRA “ALDO MORO. LETTERE NEL TEMPO” – Il Festival delle Corrispondenze entra nel vivo venerdì 7 settembre con l’inaugurazione in anteprima nazionale della mostra-evento Aldo Moro. Lettere nel tempo, realizzata in collaborazione con l’archivio Flamigni di Roma.
Tra i numerosi fondi acquisiti, le carte provenienti dall’archivio privato della famiglia Moro
L’Archivio Flamigni è un centro di ricerca che conserva e rende accessibile la vasta documentazione prodotta e acquisita dal senatore Sergio Flamigni a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso, nel corso della sua attività politica, parlamentare e intellettuale. Tra i numerosi fondi acquisiti, le carte provenienti dall’archivio privato della famiglia Moro, un patrimonio di eccezionale valore storico e civile, solo in parte consultabile, e che oltre ai documenti di carattere istituzionale legati all’attività politica e accademica dello statista, custodisce anche il cosiddetto “Carteggio di solidarietà”: un numero impressionante di lettere e telegrammi ricevuti dai familiari durante i giorni del sequestro e dopo la morte di Moro, fino a tutti gli anni Novanta.
«Decenni interi in cui l’Italia – commenta Vanni Ruggeri – pare fermarsi per mettere su carta smarrimento e indignazione, riflessioni e inquietudini, paure e speranze, catalizzate sulla figura di un solo uomo: un fiume carsico di emozioni che sembravano riaffiorare e continuare a parlare distintamente, mentre mi passavano davanti i disegni dei bambini, le testimonianze di vicinanza dei potenti o le semplici parole di cordoglio di un operaio. Da questo incontro straordinario, condiviso con il gruppo di lavoro impegnato insieme a me nell’organizzazione del Festival delle Corrispondenze, è nata un’immediata intesa, una comune volontà di collaborazione, che intende concretizzarsi prima di tutto in un progetto espositivo. Una mostra-evento che, a quarant’anni dalla morte, porterà per la prima volta all’attenzione del pubblico questa eccezionale documentazione inedita, tanto più preziosa perché non istituzionale, intima, privata, e così importante per raccontare, rinunciando programmaticamente alle convenzioni più abusate, l’Italia di Moro. E ancora di più, l’Italia senza Moro».
Alla cerimonia di inaugurazione interverranno per i saluti istituzionali: Giacomo Chiodini, sindaco di Magione Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale di Magione con delega alla cultura; Francesca Caproni, GAL Trasimeno Orvietano; Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense di Ravenna e presidente del comitato scientifico del Festival delle Corrispondenze; Fernanda Cecchini, assessore alla cultura della Regione Umbria; Donatella Porzi, presidente assemblea legislativa regionale dell’Umbria; Giovanni Paciullo, magnifico rettore dell’Università per stranieri di Perugia; Sabrina Mingarelli, soprintendente archivistico e bibliografco dell’Umbria e delle Marche. Interventi di: Sergio Flamigni, presidente del centro archivistico Flamigni; Francesco Biscione, storico; Valentina Stazzi, archivista Giovanni Bianconi, inviato del Corriere della sera. Coordina: Valerio Marinelli, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea.
CARA TI SCRIVO DA UN POSTO INCANTEVOLE – A cura della Compagnia teatrale del martedì, sabato 8 settembre, dalle 10.30 alle 12, spettacolo itinerante lungo le vie e le piazze del borgo di Monte del lago alla scoperta di vite e storie dei personaggi che vi hanno vissuto o soggiornato, attraverso le lettere. A drammatizzare le scene in costume che vedono tra i protagonisti Vittoria Aganoor, la marchesa e marchesina Guglielmi, saranno Michela Biancalana, Marco Carlani, Riccardo Carlani, Francesco Ferroni, Maria Vittoria Taravelli, Alessandra Versiglioni con la regia di Maurilio Breccolenti. Accompagnamento al violoncello di Andrea Rellini. Le scene saranno introdotte dallo storico Vanni Ruggeri. Ingresso gratuito.
CONVEGNO ISUC – Sabato 8, ore 16, sala Villa Aganoor La questione della censura e dell’autocensura nelle corrispondenze pubbliche e private sarà il tema al centro del convegno organizzato in collaborazione con l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc) Saluti istituzionali: Giacomo Chiodini, sindaco di Magione Mario Tosti, presidente dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc) Introduce e coordina: Alberto Sorbini, direttore dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc). Interventi: Fabio Caffarena, Università degli studi di Genova Combattere con le parole. Soldati e scrittura nella Grande Guerra; Mauro Canali, Università degli studi di Camerino: La censura durante il fascismo. L’Ovra, occhi e orecchi del regime; Giuseppe Moscati, presidente Fondazione centro studi Aldo Capitini Aldo Capitini intellettuale scomodo tra emarginazione e censura. Note dal suo epistolario; Giovanni Dozzini, giornalista e scrittore I nuovi censori. Paradossi e freni inibitori nella corrispondenza digitale ai tempi dei social.
PREMIO VITTORIA AGANOOR POMPILJ – Festeggia la XX edizione il premio letterario nazionale istituito dall’amministrazione comunale di Magione riservato alla scrittura epistolare del passato e del presente articolato in due sezioni.
La prima sezione della XX edizione, riservata ad opere in lingua italiana nelle quali vengano pubblicati, in edizione critica, carteggi e/o corrispondenze epistolari, è stata vinta dal carteggio «Meditare, studiare, scrivere». Il carteggio Giorgio Bassani-Giuseppe Dessì (1936-1959) curato da Francesca Nencioni, pubblicato dall’editore ravennate Giorgio Pozzi. Saranno presenti Lavinia Bassani in rappresentanza della Fondazione Giorgio Bassani di Parigi e Francesco Dessì, figlio dello scrittore Giuseppe Dessì.
I vincitori della seconda sezione, riservata a componimenti inediti in forma di lettera, verranno resi noti nella stessa giornata. Il premio nasce con la volontà di incoraggiare scrittori, giovani e non, a cimentarsi con questa particolare forma di scrittura, quella epistolare appunto, che sembra apparentemente insidiata e compromessa dalle trasformazioni imposte dalle nuove tecnologie. L’idea è quella di proporre allo scrittore di oggi di confrontarsi con un genere dotato di una sua specificità formale e sostanziale, lasciandosi ispirare da un tema suggerito dalle parole della poetessa Vittoria Aganoor. “Non ho potuto continuare a scriverti…” è la suggestione scelta quest’anno. Tutti i componimenti pervenuti entreranno a far parte di una antologia letteraria che costituisce la migliore testimonianza della vitalità e della intrinseca bellezza di questo genere di scrittura dell’io.
In occasione della cerimonia verrà ricordata la figura della scrittrice Clara Sereni, per anni presidente di giuria della prima sezione del premio e di cui è rimasta presidente onoraria fino alla sua recente scomparsa.
ALTRI APPUNTAMENTI – Tra i tantissimi appuntamenti di sabato 8 anche un incontro dedicato alle 140.000 lettere ricevute da Gigliola Cinquetti dai suoi fan nel periodo del suo maggior successo, presentate nel docu-film ‘Non ho l’età – Il ritornello’. A parlarne saranno il regista Olmo Cerri insieme a Quinto Antonelli della fondazione Museo storico del Trentino. Spazio alla musica con il concerto serale del pianista jazz Giovanni Guidi, reduce dal successo al teatro Morlacchi nell’edizione di Umbria jazz 2018.
Domenica 9 settembre Un programma ricco di appuntamenti anche quello di domenica 9, giornata conclusiva del festival. Si comincia alle 11 con la lectio magistralis del professor Miguel Gotor, storico, politico e docente all’Università di Torino, autore di fondamentali studi sul caso Moro, tra cui ‘Il memoriale della Repubblica’ e ‘Aldo Moro. Lettere dalla prigionia’.
Marco Damiano chiude il festival con lo spettacolo Un atomo di verità Il caso Moro e la fine della politica italiana “Che cosa ha perso l’Italia con la morte di Moro. Perché i fatti tragici del 1978 spiegano il nostro presente. E il nostro futuro” alle 21 in piazzetta Sant’Andrea.
LA ZzURLA – “Aver voglia di giocare, di divertirsi: avere la Zzurla”. Questo il significato del termine dialettale scelto dagli organizzatori della storica festa di Monte del Lago, simbolo della buona cucina grazie ai famosi Zzurlini, pasta fatta in casa condita con sugo di pesce di lago organizzata dalla proloco del paese. Dal 6 al 9 settembre tutte le sere dalle ore 19 si potrà cenare a lume di candela nello splendido giardino di Villa Aganoor gentilmente messo a disposizione dalla famiglia Olivelli-Palombaro che da anni offre alla manifestazione gli spazi della prestigiosa dimora dove vissero i coniugi Vittoria Aganoor, una delle più apprezzate poetesse dei primi del Novecento, e Guido Pompilj, il deputato perugino noto per aver salvato il Trasimeno da un progetto di prosciugamento.
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