Magione, Imu invariata: tesoretto dall’imposta di soggiorno
Tariffe ed imposte invariate rispetto all’anno precedente. L’amministrazione comunale di Magione ha approvato nei giorni scorsi le aliquote e le detrazioni fiscali a carico di cittadini ed imprese per l’anno 2016: tassa rifiuti (Tari); imposta sugli immobili (Imu); addizionale comunale sul reddito (Irpef) e relative esenzioni; servizi scolastici (mensa, trasporti e asilo nido); altre contribuzioni minori (Tosap, imposta di soggiorno).
«Nei prossimi giorni – commenta il vicesindaco con delega al bilancio Massimo Lagetti – l’amministrazione varerà il bilancio consultivo e di previsione, di cui le tariffe sono elemento essenziale. Le scelte fatte rispetto al fisco locale vanno verso l’invarianza fiscale, con le aliquote Imu che conservano le detrazioni previste nel 2015 ed in particolare è riconfermata la riduzione dello 0,4 per mille destinata alle attività produttive». Per le prime e seconde case «la legge di stabilità – sottolinea Lagetti – ha introdotto l’abolizione della Tasi sulla prima casa e la riduzione dell’Imu per un 50 per cento per le abitazioni date in comodato d’uso a un solo parente di primo grado».
Le novità generate dalle scelte del Governo in merito a Tasi ed Imu «determinano – fa sapere Lagetti – un mancato introito nelle casse comunali di oltre 100mila euro. Cifre importanti che nel bilancio di previsione 2016 verranno compensate con una ulteriore razionalizzazione delle spese, portata avanti di nuovo senza toccare i servizi più importanti, e con un gettito in rialzo dell’imposta di soggiorno che viene stimata in crescita ad oltre 60mila euro».
L’Irpef mantiene una esenzione per i redditi inferiori ai 10mila euro. Per la Tari invece, oltre alle premialità per la ricicard e gli svuotamenti ridotti dell’indifferenziata – in parte diminuite, anche in vista dell’introduzione della tariffa puntuale – sono confermati gli abbattimenti tariffari in base agli scaglioni di reddito.
In merito al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti il sindaco Giacomo Chiodini sottolinea come i costi «siano negli ultimi anni in lenta riduzione a fronte di una raccolta differenziata che è tornata a salire (52 per cento) dopo una leggera flessione a partire dal 2013». «Per quel che riguarda la tassa sui rifiuti – prosegue il primo cittadino – è necessario arrivare alla tariffa puntuale, in cui si spende in proporzione ai rifiuti non differenziati prodotti. Grazie ad un utilizzo sempre più scientifico dei dati sugli svuotamenti, monitorati tramite chip dal gestore Tsa, questo diventa concretamente possibile, rappresentando un modello maggiormente equo e più incentivante a comportamenti virtuosi delle famiglie sul contenimento dei rifiuti prodotti».
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