«Durante l’anno accademico 2016/’17 – spiega al riguardo Paolo Belardi docente del corso di laurea in ingegneria edile-architettura dell’Università di Perugia – ho assegnato il tema della sistemazione del piazzale agli studenti del mio corso di “Composizione architettonica I” e, insieme agli amici del Comitato XXV Ss. Crocefisso Antria 2020, abbiamo organizzato una presentazione pubblica. I progetti erano molto coraggiosi e, pur apprezzandoli, alcuni dei giurati mi hanno sfidato a redigere un concept altrettanto coraggioso, ma più rispettoso del “genius loci”. Ho accettato la sfida e, con la mia équipe, ci siamo impegnati a coniugare tradizione e innovazione tanto dal punto di vista figurativo quanto dal punto di vista materico».
IL PROGETTO
Frutto del lavoro il progetto di una piazza al contempo coraggiosa e rispettosa del contesto paesaggistico. «Abbiamo proposto una piazza in calcestruzzo/laterizio – prosegue Belardi –, composta in forma di spalto alberato capace di accogliere le strutture lignee necessarie alla sagra senza rinunciare a proporsi come luogo attrattivo durante il resto dell’anno. Peraltro, per certificare l’attenzione all’inserimento paesaggistico, abbiamo disegnato la piazza così come si sarebbe presentata agli occhi di Karl Frierdrich Schinkel: il grande architetto prussiano che nell’estate del 1824, durante il suo secondo “Grand Tour”, è passato dalle parti di Magione lasciandoci una veduta che è conservata a Berlino. Schinkel scese in Italia alla ricerca della bellezza e magari avrebbe potuto trovarla anche nella futura piazza-belvedere di Antria».
INTERVENUTI ALLA PRESENTAZIONE
Alla presentazione del progetto, oltre ai docenti Paolo Belardi, Università di Perugia e Simone Bori, Accademia Pietro Vannucci; sono intervenuti il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini e il presidente del Comitato XXV Ss. Crocefisso Antria 2020, Diego Sottili.
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