Mostra Perugino Città della Pieve, tanti visitatori tra innovazione e classicismo
La mostra …Al battesimo fu chiamato Pietro. Il Perugino a Città della Pieve non è solo un’esposizione di ventisette opere del grande maestro e di altri protagonisti del Rinascimento ma rappresenta un’occasione unica per riscoprire alcuni capolavori del Perugino osservandoli in modo diverso e da un atro punto di vista, come il dipinto del Battesimo di Cristo normalmente esposto nella cattedrale di Città della Pieve.
L’opera, attualmente collocata all’interno della sede di mostra di Palazzo della Corgna, viene infatti valorizzata attraverso una nuova collocazione e una tecnologia immersiva che permette di cogliere aspetti e segreti normalmente non identificabili nella collocazione originale della cattedrale, vista la distanza dall’osservatore.
Possiamo cogliere l’emozione di una camera immersiva, la sensazione di entrare in un dipinto, identificarsi nei protagonisti dello stesso, immergere i piedi nel fiume Giordano. In questa esperienza di visita il visitatore viene coinvolto in un viaggio nella storia dell’arte dove emerge il confronto tra l’opera del Vannucci e quella del maestro Verrocchio in collaborazione di Leonardo da Vinci.
La mostra ripercorre e studia approfonditamente le opere del Vannucci a Città della Pieve e delle diverse scene del battesimo dipinte dal maestro, come la celebre tavola del battesimo proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna. Troviamo quindi l’ulteriore emozione di vedere da vicino un’opera e di leggerne i dettagli, un Perugino insolito, ma soprattutto una nuova datazione, che la rimette al centro del dibattito storico artistico ponendola nella prima parte dell’attività del maestro, subito successiva a quella della Sistina, diventando il prototipo di un modello successivamente replicato in numerose varianti. La mostra quindi, ben ideata dai suoi curatori, diventa non solo un’occasione per conoscere alcune opere del Perugino, dei suoi collaboratori e dell’influenza che il maestro ha avuto nella cultura pittorica del tempo, ma si trasforma in un’opportunità unica di evidenziare e cogliere alcuni elementi di novità nella sterminata produzione del Perugino e leggere attraverso manoscritti originali il legame indissolubile con la sua terra e le capacità imprenditoriali del grande maestro.
La mostra di Città della Pieve è stata curata da Vittoria Garibaldi, Francesco Federico Mancini e Nicoletta Baldini, con l’intervento di Antonio Natali. Organizzata dal Comune di Città della Pieve grazie anche al contributo del “Comitato Promotore delle celebrazioni per il quinto centenario dalla morte del pittore Pietro Vannucci detto “il Perugino”, che ha premiato la qualità progetto espositivo, la mostra è aperta fino al 30 settembre ed è stata patrocinata dal Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Regione Umbria, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Federturismo Confindustria, Camera di Commercio dell’Umbria, RAI Umbria.
Commenta per primo