Trasimeno Vintage a Passignano sul Trasimeno, stile e cultura rétro Torna a Passignano sul Trasimeno per la sua quarta edizione sabato 27 e domenica 28 agosto. Due giorni e due notti immersi nelle atmosfere vintage nella splendida cornice del lago Trasimeno. La manifestazione, ideata dall’associazione Farefacendo in collaborazione con l’amministrazione comunale, sarà l’occasione per ripercorrere insieme i mitici anni ’50, ’60, ’70 e ’80 con un programma ricco di eventi: oltre dieci le iniziative musicali che ospiterà il festiva,l tra concerti e dj, con tre palchi dove si ballerà a suon di rock&roll, boogie woogie, soul, swing e grandi classici italiani e stranieri, più una discoteca all’aperto che animerà il lungolago passignanese fino a tarda notte.
L’evento vedrà protagonista anche il pubblico alla sfilata di auto e moto d’epoca con equipaggio a tema, Manubrio & volante vintage, che si è confermata nelle scorse edizioni l’evento più divertente e amato dagli appassionati dei motori storici.
Torna anche il mercato vintage, con oltre venti espositori selezionati dall’Umbria e dal resto d’Italia, dove sarà possibile curiosare e fare shopping per trovare il capo unico o l’accessorio alternativo, dischi, libri, arredo di design e curiosità. Con più di 25mila presenze registrate negli anni precedenti, il festival si conferma come uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, attirando visitatori da tutta l’Umbria.
Per l’occasione il lungolago di Passignano sarà chiuso al traffico fino a tarda notte.
“Durante l’evento – fa sapere Marco Brilli, presidente di Farefacendo – non potremo non fare riferimento ai drammatici eventi che hanno recentemente sconvolto il centro Italia, colpendo in particolare il territorio di Amatrice. Nell’esprimere la nostra profonda vicinanza alle popolazioni devastate dal sisma, annunciamo che istituiremo, insieme al Comune di Passignano sul Trasimeno, tre punti raccolta fondi all’ingresso della città.
Sarà un piccolo contributo per un grande gesto di solidarietà, nella speranza e nell’augurio che le popolazioni colpite dal terremoto, dopo il grande dolore, possano tornare il prima possibile alla normalità grazie a tanti piccoli sforzi comuni portati avanti e sostenuti dalla collettività intera”.
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