Paciano riscopre il “Sega la vecchia”. Con una conferenza pubblica dal titolo “Séga seghin’ segamo… Studi e ricerche su Sega la vecchia in Umbria”, sabato 28 marzo alle ore 18 a Palazzo Baldeschi (sede della Banca della memoria del Trasimeno) prende il via una serie di incontri su tematiche legate al territorio. Un nuovo ciclo di eventi per occuparsi di beni culturali e paesaggistici, tradizioni, turismo, enogastronomia, teatro e beni comuni.
“Sabato prossimo – annuncia Cinzia Marchesini, vicesindaco di Paciano – sarà la volta della tradizione che si rinnova”. Il “Sega la Vecchia” è tra le manifestazioni più importanti a livello locale, racconta di personaggi sociali, passaggi stagionali, mezzi di comunicazione, connessioni di socializzazione, e si trasforma con la modernità.
Sabato prossimo a parlare dell’argomento a Paciano saranno i maggiori esperti dei patrimoni culturali italiani (Baronti, Jalla, Palombini, Pizza, ecc..), che aiuteranno il pubblico a decodificare le tradizioni e a preservarle. “La ricerca su Sega la Vecchia – prosegue Marchesini – è un campo di interesse di studiosi dagli anni ’60. Sarà molto interessante seguire la parte teorica, quanto quella della rappresentazione vera e propria. Spero che ci raggiungeranno molti interessati e curiosi, perché le nostre tradizioni si proteggono anche con lo studio e la ricerca”.
L’incontro avrà inizio alle 18 con la presentazione del volume “Séga, seghin’ segamo… Studi e ricerche su Sega la Vecchia in Umbria”. A seguire la proiezione del film “Quaresima in Umbria”, la tavola rotonda “Tradizione e innovazione: i Sega la vecchia contemporanei”, l’inaugurazione della Mostra “Sega la vecchia. In memoria di Pietro Nofrini” e quindi alle 20,30 due rappresentazioni dello spettacolo, a cura del Centro Sociale Anziani di Paciano e della Parrocchia di Sanfatucchio. Il prossimo evento sarà domenica 12 aprile quando si parlerà di teatro.
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