San Valentino a Città della Pieve: Love Street e il Vicolo Baciadonne

San Valentino

San Valentino a Città della Pieve: Love Street e il Vicolo Baciadonne
Le coppie potranno postare le loro foto con gli hashtag #cittàdellapieve #vicolobaciadonne #sanvalentino #lovestreet

Quest’anno l’amministrazione comunale di Città della Pieve, in occasione della giornata di San Valentino, ha pensato di fare un regalo alle coppie, con la visita gratuita al sistema museale di Città della Pieve e non solo. Alle ore 10.30 e alle ore 16.00 con partenza dalla Rocca, saranno effettuati due tour guidati per la città con passaggio nel Vicolo Baciadonne che per l’occasione sarà ancora più romantico e tutto da scoprire.

A fine tour saranno offerti cioccolatini e un calice di vino. “L’idea di Love Street – come spiegano l’assessore al turismo e cultura Carmine Pugliese e la consigliera comunale Lucia Testa, ideatori dell’evento -, è nata per valorizzare la città e la sua arte nella giornata degli innamorati, dove il Vicolo Baciadonne diventa protagonista e si riscopre con nuove forme comunicative e social di promozione, vicine anche ai giovani.

Le coppie potranno postare le loro foto con gli hashtag #cittàdellapieve #vicolobaciadonne #sanvalentino #lovestreet. Un’iniziativa che promuove anche le attività ricettive e turistiche per quanti vorranno prenotare la propria cena a lume di candela e un soggiorno nelle tante romantiche strutture della Città. Per informazioni: Info Point Piazza Matteotti 0578 298520 info@cittadellapieve.org.

Il vicolo. Il dedalo di vie di Città della Pieve è famoso in tutto il mondo. Si snoda tra Via Fiorenzuola, la strada dei mercanti fiorentini, Piazza di Spagna, Piazza XIX Giugno, l’ex piazza del Mercato, fino a condurti per due strade molto particolari. La prima è Via del Barbacane che deve il suo nome al rincalzo difensivo delle mura medievali prospicienti. La seconda è Vicolo Baciadonne che incontri poco dopo l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dove è conservata L’adorazione dei Magi del Perugino. Si tratta di uno dei vicoli più stretti d’Italia, non superando gli 80 cm di larghezza. Il nome, legato inevitabilmente all’angustia del passaggio, è il frutto della fantasia popolare, ma il vicolo è in realtà probabilmente nato in seguito ad una disputa tra vicini di casa.

 

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