Danza a Magione, venerdì 13 febbraio

La compagnia di danza Kaos Balletto di Firenze con lo spettacolo DAL PROFONDO DEL CUORE interpreta i capolavori della scultura al Teatro Mengoni di Magione, venerdì 13 febbraio, alle 21.

Ispirati dai capolavori di Gian Lorenzo Bernini, Antonio Canova e dal contemporaneo Enrico Ferrarini, i coreografi Roberto Sartori, Christian Fara e Paolo Arcangeli si servono della danza per liberare lo spirito che la scultura ha imprigionato.

Puro movimento e stasi assoluta, questa l’antitesi di partenza: due concetti totalmente opposti da cui i coreografi traggono spunto; se un’opera marmorea, immobile da sempre e per sempre, è in grado di generare così tanto movimento, ci dà l’occasione di ricercare su come il movimento e il corpo possano sfruttare questa capacità della stasi. La missione è liberare l’anima dei soggetti imprigionati negli strati di marmo modellato dagli scultori, certi che nel profondo delle opere giaccia un cuore pulsante.

In è l’interpretazione della celebre statua di Amore e Psiche del Canova, Paolo Arcangeli, su musiche di J. S. Bach e H. Purcell, si immedesima scultore e, a suo modo, inizia a tirar fuori il movimento dalla statua, attraverso un gioco di geometrie, lasciandosi semplicemente trasportare dalle sensazioni e dalle emozioni che la storia di questi sfortunati amanti, ostacolati dal volere di una Venere invidiosa, hanno suscitato in lui.

Ne Il Ratto di Proserpina Roberto Sartori ripercorre la storia della figlia di Giove e Cerere, dea della fertilità, che viene notata da Plutone, Re degl’Inferi, il quale la rapisce e la porta nel suo regno. La statua del Bernini è completata dalla presenza del Cerbero, che aiuta il suo padrone in questo atto scellerato. Qui il coreografo dà un suo tocco personale e caratteristico, dando forma a una bestia infernale proposta in un passo a tre, in cui la testa centrale è Plutone stesso, che si separa poi dalle altre due per avventarsi sulla fanciulla inerme, in quella posa resa celebre dal Bernini.

La donna così come è vista dall’artista, in questo modo inizia Appeal la creazione di Christian Fara, che si ispira alla Ninfa di bronzo che lascia ben presto la scena all’Urlo di Ferrarini, un artista diviso tra razionalità e cuore, che si manifesta in una profonda solitudine. La scena si focalizza poi sulla mente dello scultore, traboccante di ricordi, pensieri, emozioni che, sgretolandosi e mescolandosi insieme tornano a formare la figura iniziale, in un circuito in movimento infinito.

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*