Gigliola Cinquetti, la sua incredibile vicenda a Monte del Lago. Gigliola Cinquetti, la sua incredibile vicenda a Monte del Lago Siamo all’inizio degli anni sessanta quando migliaia di italiani, per niente toccati dal boom economico e in fuga dalla povertà, si presentavano alla dogana di Chiasso per entrare in Svizzera e rincorrere così un sogno di benessere, o almeno di tranquillità, per sé e la propria famiglia. In quegli stessi anni Gigliola Cinquetti diventa una celebrità in tutto il mondo dopo la vittoria a Sanremo con “Non ho l’età (per amarti)”.
Due storie parallele che proprio grazie a quella vittoria invece si toccano fino a mischiarsi offrendoci un racconto unico e personale dei “nostri migranti”. Infatti la vittoria a Sanremo della giovanissima Gigliola Cinquetti mette in moto sentimenti che presto si trasformano in parole. Così migliaia di italiani da tutto il modo prendono carta e penna per scrivere. E partendo da questo patrimonio di parole che sabato 8 settembre, nell’ambito della VII edizione del Festival delle Corrispondenze a Monte del Lago – Magione (Pg), si parlerà di come eravamo noi, italiani migranti e della nostra cultura popolare. A parlarne saranno Olmo Cerri, regista del documentario Non ho l’età (Italia-Svizzera 2017) che proprio dall’archivio è partito per il suo lavoro cinematografico, e Quinto Antonelli della Fondazione Museo Storico del Trentino, che custodisce l’archivio Cinquetti.
Gli eventi di sabato e il concerto gratuito di Giovanni Guidi
Sarà un sabato da vivere appieno quello di Monte del Lago. Tra gli eventi più attesi il concerto, ad ingresso gratuito, di Giovanni Guidi. Si comincia alle 10.30 con Cara, ti scrivo da un posto incantevole, la passeggiata lungo le vie e le piazze di Monte del Lago alla scoperta di vite e storie attraverso le lettere. Al rientro dalla camminata, in collaborazione con la compagnia teatrale Laboratorio del Martedì, pranzo animato ai giardini di Villa Aganoor.
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Gigliola Cinquetti, il festival entra nel vivo
Nel pomeriggio, alle 16, il festival entra nel vivo con la conferenza dal titolo censura e autocensura nelle corrispondenze pubbliche e private, convegno organizzato in collaborazione con l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc) dove sono previsti gli interventi di Giacomo Chiodini, Sindaco di Magione; Mario Tosti, presidente dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea; Alberto Sorbini, direttore dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea. Molti i focus interessanti sul tema. Combattere con le parole. Soldati e scrittura nella Grande Guerra a cura di Fabio Caffarena, Università degli studi di Genova. La censura durante il fascismo. L’Ovra, occhi e orecchi del regime a cura di Mauro Canali, Università degli studi di Camerino.
Aldo Capitini intellettuale scomodo tra emarginazione e censura. Note dal suo epistolario con l’intervento di Giuseppe Moscati, presidente Fondazione centro studi Aldo Capitini. I nuovi censori. Paradossi e freni inibitori nella corrispondenza digitale ai tempi dei social con Giovanni Dozzini, giornalista e scrittore. Sempre nel pomeriggio, in collaborazione con Rinoceronte Teatro, è previsto il laboratorio rivolto ai bambini dal titolo lettere innamorate, storie di amori epistolari fra animali del bosco. Il Festival delle Corrispondenze prosegue alla 17.30 con l’incontro Cari Omofobi del mio Stivale, storie e testimonianze di censura LGBT. Intervengono: Gennaro Casalino, Antonella Palmitesta, Antonello Sannino, Roberto Mauri.
Introduce Massimo Arcangeli, Linguista, sociologo della comunicazione, critico letterario e scrittore. Nel tardo pomeriggio è la volta di uno degli incontri più attesi. Presso la sala conferenze si parla di Non ho l’età – Il ritornello che ha commosso una intera generazione di migranti. Alle 19, la Rete fra promesse di libertà e rinnovate censure. Una rivoluzione mancata? Tavola rotonda sulla comunicazione contemporanea con gli interventi di Mario Morcellini, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM); Massimo Arcangeli, linguista, sociologo della comunicazione, critico letterario e scrittore e Giovanni Boccia Artieri, sociologo, saggista e docente di Scienze della comunicazione. Alle 22, in Piazzetta Piazzetta Sant’Andrea, ci sarà l’attesa esibizione di Giovanni Guidi in Piano solo.
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