I “Fiori Recisi” di Francesca Ascione per dire basta alla violenza sulle donne

All’Officina teatrale la piazzetta incontro con l’autrice e lo scrittore Roberto Ottonelli dell’associazione “Difesa donne: noi ci siamo” nata dopo l’uccisione di Monica Ravizza

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I “Fiori Recisi” di Francesca Ascione per dire basta alla violenza sulle donne

La scrittura come impegno sociale per dire basta alla violenza sulle donne per l’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale di Magione in collaborazione con il locale Circolo dei lettori ad alta voce (LaAV) in programma il 25 novembre, alle ore 17, all’Officina teatrale la Piazzetta, piazza Mengoni, Magione.  Attraverso il libro di Francesca Ascione “I Fiori Recisi”, e la testimonianza dell’autore di “Credi davvero (che sia sincero)”,  Roberto Ottonelli, ambedue pubblicati da Bertoni editore, che parlerà dell’associazione “Difesa donne: noi ci siamo”, si parlerà di un dramma che continua a fare ogni giorno le sue vittime.
Francesca Ascione usa il ricamo per ricordare con un fiore le donne “recise” dalla violenza maschile. Poche parole: nome, anni e apparente motivo dell’uccisione, per ricordarci che a morire sono donne di tutte le età, che le ragioni che hanno portato alla loro morte sono, troppo spesso, legate a un’idea malata di possesso.

Tra i “fiori recisi” c’è anche quello di Monica Ravizza, accoltellata e data alle fiamme a 29 anni dal suo ex che, dopo aver scontato una pena di soli cinque anni, oggi è fuori dal carcere. La storia di Monica è stata raccontata da Roberto Ottonelli che oggi collabora con l’associazione “Difesa donne: noi ci siamo”  costituita dalla mamma di Monica, Maria Teresa D’Abdon e che interverrà in occasione dell’iniziativa.

Nei negozi di Magione esposizione di scarpe rosse. Scarpette rosse nate nel 2009 da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet come installazione per denunciare gli abusi sulle donne e il femminicidio, sono da allora diventate il simbolo della lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere.

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