Lettera al Prefetto: il Comune vuole salvare la caserma di Pozzuolo

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Lettera al Prefetto: il Comune vuole salvare la caserma di Pozzuolo

Disposti a tutto per mantenere un “presidio di sicurezza” a Pozzuolo Umbro. Il sindaco Sergio Batino, il presidente del Consiglio comunale Franco Bizzarri e Marino Mencarelli, presidente della commissione sicurezza, a nome dell’amministrazione comunale di Castiglione del Lago, hanno inviato in questi giorni un’accorata lettera al Prefetto di Perugia Antonella De Miro in cui si chiede di salvare dalla chiusura la Caserma dei Carabinieri di Pozzuolo e di aumentare la dotazione organica nel territorio, offrendo la disponibilità a mettere a disposizione dell’Arma “benemerita” un fabbricato di proprietà comunale.

Ecco il testo completo della missiva. «In riferimento alla vostra nota, in oggetto indicata, si ribadisce quanto più volte espresso relativamente al disagio dei cittadini del nostro Comune per il ridotto numero di addetti, al di sotto delle dotazioni di molte caserme anche di comuni limitrofi con popolazione nettamente inferiore che, fra l’altro mantengono anche più stazioni nel loro territorio. Non si comprende quindi la scelta di ripiegare il già esiguo distaccamento di Pozzuolo su Castiglione del Lago privando una parte consistente del territorio, con numerose problematiche sociali, di un presidio di sicurezza che risulterebbe ancor più incomprensibile se collocato su Castiglione nelle strutture della locale caserma.

I rappresentanti di questo Comune mai, in nessuna circostanza, hanno dato l’assenso alla chiusura della caserma di Pozzuolo e sempre è stata rappresentata l’insufficienza di addetti nel territorio. A dimostrazione di tale dichiarazione siamo disponibili a valutare la possibilità di mettere a disposizione dei locali di proprietà comunale nella stessa frazione di Pozzuolo. Si ritiene auspicabile pertanto la riconvocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza per affrontare tutte le questioni attinenti alla sicurezza già poste in diverse occasioni. Ribadiamo comunque la necessità di aumentare l’organico di entrambi i presidi al fine di adeguarlo alla media delle altre caserme».

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