Trafomec, sindacati dal prefetto di Perugia, ora intervenga il governo

Oggi, venerdì 30 gennaio, le organizzazioni sindacali hanno sottoposto alla prefettura di Perugia la gravissima situazione che si è determinata per circa 100 ex lavoratori della Tracomec dei siti di Tavernelle e Fabro. Lavoratori ai quali a fronte del licenziamento era stata garantita un incentivo all’esodo di 8mila euro, mai ricevuto.

I lavoratori e le organizzazioni sindacali – che hanno anche dato vita ad un presidio molto partecipato sotto la prefettura – hanno chiesto l’intervento del governo nazionale, visto che questa situazione rischia ormai di generare tensioni fortissime che possono sfociare anche in problemi di ordine pubblico. Sono tanti infatti i nuclei familiari che versano ormai in situazioni drammatiche, nuclei monoreddito, con due o più figli, che possono contare in questa fase soltanto sull’assegno di mobilità (ovvero su 700 euro al mese).

I rappresentati della prefettura di Perugia hanno annunciato l’impegno a sottoporre alla presidenza del consiglio, al ministero dello sviluppo economico e, per conoscenza, alla Regione dell’Umbria, un documento nel quale evidenziare la gravità della situazione in essere. Al contempo la prefettura si è impegnata a sollecitare il tribunale di Milano, sede legale dell’azienda, per facilitare il superamento degli ostacoli di carattere legale denunciati dalla proprietà.

Le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl terranno martedì 3 febbraio le assemblee con i lavoratori ai quali verranno proposte ulteriori e più dure iniziative di lotta.

“La presenza dei tanti lavoratori al presidio odierno, semmai ce ne fosse stato bisogno, ci dà ulteriore sostegno e spinta a proseguire questa battaglia di giustizia, legalità e diritto – commenta Cristiano Alunni, della Fiom Cgil di Perugia – siamo intenzionati dunque a percorrere tutte le strade possibili, tra le quali anche quella che ci porterà a Milano, con una delegazioni di lavoratori, a confrontarci con il curatore fallimentare di Trafo Italia, sempre nella prospettiva di vedere riconosciuti i contenuti dell’accordo siglato”.

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“Abbiamo esposto la vicenda grave in cui versa la Trafomec al prefetto e lo stesso ha preso l’impegno di informare la Presidenza del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), non ché la Regione dell’Umbria per cercare di Trovare delle soluzioni rispetto a quello che è avvenuto”. Lo ha dichiarato in un’intervista Vincenzo Sgalla, segretario provinciale della Cgil di Perugia.

In merito all’accordo sottoscritto l’anno scorso a marzo che prevedeva 100 persone licenziate e 120 per continuare la produzione, Sgalla ha evidenziato che “per le persone che uscivano era previsto un incentivo pari circa 8.000 euro e questi ultimi a un anno di distanza non sono stati pagati”.

Un diritto non riconosciuto ha detto il segretario: “Le persone che a Tavernelle hanno perso il posto di lavoro che hanno 50 anni, 2 figli, una moglie a carico e che non si vedono riconosciuto il loro diritto è un ingiustizia e di fronte a questa, un Paese civile e normale mette in capo tutto ciò che è necessario, perché questa ingiustizia venga sanata, anche perché la crisi di Trafomec deriva dal fatto che i proprietari precedenti sono stati arrestati per furto nei confronti dell’impresa”.

“Martedì  – ha concluso Sgalla – sono previste le assemblee con tutti i lavoratori, inaspriremo il conflitto se è necessario, qui non è solo una battaglia sindacale, ma è una battaglia dal punto di vista del principio, del diritto e della civiltà di un Paese”.

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