Un “Faro” al Trasimeno, Cittadini e associazioni in prima linea

Un “Faro” al Trasimeno, Cittadini e associazioni in prima linea

Cittadini e associazioni in prima linea al Trasimeno, protagonisti nella salvaguardia della propria “eredità culturale”. E’ nata nelle settimane scorse “Faro Trasimeno”, associazione di promozione sociale che riunisce un gruppo di cittadini dei comuni di Castiglione del Lago, Paciano e Piegaro, con l’intento di attivare una serie di azioni per promuovere quanto contenuto nella Convenzione di Faro e favorirne l’attuazione.

Sorta nello spirito della Convenzione del Consiglio d’Europa e riconosciuta dallo stesso, è tra le pochissime realtà italiane del genere.
“Il progetto che si vuole promuovere – spiegano il presidente Massimo Bottini e la coordinatrice Mariella Morbidelli – parte dal concetto di patrimonio come bene comune e pone al centro le persone e le comunità, coinvolgendole e incoraggiando l’innovazione sociale per aumentare la partecipazione civica e migliorare l’accesso all’eredità culturale in cui si identificano”.

L’obiettivo è dunque promuovere la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e naturale in tutti suoi aspetti e, in particolare, sostenere l’idea che “la conoscenza e l’uso del patrimonio rientrino nel diritto di partecipazione dei cittadini così come definito dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”. Secondo quanto recita appunto la Convenzione di Faro, siglata in Portogallo nell’ottobre 2005 e promossa dal Consiglio d’Europa.

Tra le varie attività proposte e su cui “Faro Trasimeno” sta già lavorando ci sono passeggiate patrimoniali, incontri, convegni, workshop sul valore del patrimonio culturale per la società, mostre, spettacoli e attività artistiche, attività di informazione, orientamento, educazione in collaborazione con scuole, università e altri attori del sistema istruzione sui temi del patrimonio in qualunque forma.

Tutte le attività sono finalizzate alla costruzione di competenze trasversali e alla co-progettazione di occasioni formative rispondenti alle nuove istanze professionali, sociali e culturali di percorsi interculturali; alla promozione di una più ampia comprensione del patrimonio culturale materiale e immateriale come bene comune, ponendo al centro le persone e le comunità del territorio del Trasimeno e Valnestore; al coinvolgimento del pubblico in generale, comunità locali, giovani, anziani, gruppi emarginati e difficili da raggiungere, persone a rischio di esclusione sociale.

La prima uscita pubblica di Faro Trasimeno, occasione anche per la sua presentazione ufficiale, saranno le Giornate europee del patrimonio il 26 e 27 settembre 2020, quando verranno organizzati numerosi eventi su tutto il territorio. Per info: www.farotrasimeno.org.

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