Chiusura passerella Oasi La Valle, è il simbolo del lago

L’Alzavola si riorganizza per garantire comunque il servizio di birdwatching

Chiusura passerella Oasi La Valle, è il simbolo del lago

La decisione di chiudere la passerella dell’Oasi La Valle, a decorrere da giovedì scorso (19 maggio), ha del paradossale ed è l’ultimo atto, almeno per il momento, di un “calvario burocratico–amministrativo”, che parte da lontano. Fin dall’autunno 2014, considerata l’età della passerella in legno (simbolo non solo dell’Oasi, ma dello stesso lago Trasimeno e delle sue attività naturalistiche), lo stesso soggetto gestore dell’Oasi La Valle  (la Cooperativa “L’Alzavola”) ha chiesto alla Provincia di Perugia (Ente proprietario della passerella) e alla Regione Umbria (Ente proprietario degli immobili) di attivare finanziamenti europei finalizzati al mantenimento della struttura tramite interventi di manutenzione straordinaria. Specifici finanziamenti destinati ad attività di questo tipo sono stati da subito trovati ed individuati dalla Regione. Ma con il reperimento dei fondi è iniziato il “calvario” burocratico–amministrativo che non ha prodotto alcun risultato sul piano operativo, ma solo una situazione paradossale visto che ad oggi che ha portato al paradosso per cui non si sa bene neanche di chi sia la competenza su tutta l’area (Regione o Provincia?).

Nonostante il cammino impervio, la Cooperativa ha continuato a lavorare e collaborare con le Amministrazioni pubbliche e con il territorio, fino a quando giovedì 19 maggio (in piena attività didattica e turistica, con contratti in essere e convezioni con scuole, agenzie, tour operator…attivi e operanti), alle ore 13.20 con una telefonata del dirigente del Servizio Patrimonio della Provincia di Perugia veniva interdetto l’uso della passerella stessa per motivi di sicurezza, a seguito di un sopralluogo effettuato quattro giorni prima, alla sola presenza dei tecnici dell’Amministrazione provinciale. La passerella è stata prontamente chiusa e ne è stato impedito l’accesso a chiunque e di conseguenza anche l’Oasi è stata chiusa e lo è tutt’ora, rimanendo aperta solo per i gruppi per i quali l’attività di birdwatching verrà realizzata tramite un affaccio sul lago il  “sentiero natura” tutto sulla terraferma. Non stiamo a disquisire se il provvedimento è stato preso per eccesso di zelo: la sicurezza, ovviamente, non è mai troppa, ma in questo modo indubbiamente si è messo fine al problema della manutenzione straordinaria!

Dopo il primo weekend di “smarrimento” e di chiusura della struttura, e dopo numerosissime telefonate di reclamo nella giornata di domenica 22 maggio (compresa una richiesta di risarcimento della benzina “mal” spesa per arrivare ad una Oasi chiusa), da sabato 28 maggio l’Alzavola Soc. Coop. riaprirà La Valle al pubblico, fornendo lo stesso tipo di servizio già concordato anche con l’Ufficio turistico, consentendo la partecipazione all’inanellamento scientifico degli uccelli (il sabato mattina), la visita al centro di documentazione, al giardino delle ninfee, agli emissari, fornendo sempre un binocolo a partecipante per le attività di birdwatching che NON verranno più realizzate dal pontile, ma dal “sentiero natura”  laterale al pontile stesso, chiedendo per le visite autonome solo un piccolo contributo di 1 euro a copertura delle sole spese assicurative.

L’Oasi naturalistica la Valle sul lago Trasimeno, a San Savino di Magione, attiva da 21 anni, rappresenta, ormai da tempo, la porta di accesso sistemico all’ecosistema, alla natura, al paesaggio del lago. Educazione ambientale, turismo e ricerca scientifica sono le tematiche affrontate dalla struttura e che costituiscono un modo diverso di conoscere, ma soprattutto vivere, il più antico lago d’Italia. La piccola Cooperativa “L’Alzavola” la gestisce da marzo del 2009 aprendola tutti i giorni, tutto l’anno, organizzando attività didattiche e turistiche e specifici monitoraggi ambientale;  in 7 anni di lavoro ha portato il numero dei visitatori annui da meno di 2.000 a oltre 10.000, facendola divenire un punto di riferimento ed un servizio per tutto il territorio del Trasimeno. Da 3 anni la cooperativa si occupa di tutte le attività (dalla promozione alla manutenzione) SENZA alcun finanziamento pubblico, ma utilizzando esclusivamente i proventi delle attività (visite guidate e turistiche) per pagare in primo luogo le spese di manutenzione (dalle utenze  alla manutenzione del lungo pontile in legno) e SOLO in secondo luogo (utilizzando il residuo) le buste paga dei 4 soci/ operatori dell’Oasi.

 

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