
PERUGIA – “La storia dell’insegnante di Passignano, costretto a rinunciare all’incarico da un mormorio squallido e discriminatorio, segnala la necessità di promuovere e rilanciare una riflessione sul tema dei diritti, che si ponga su posizioni avanzate e allontani ogni tentazione di strumentalità”. Così Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd Umbria.
“Spetta a noi – aggiunge Leonelli – farci carico dell’urgenza di contrastare con decisione, attraverso gli strumenti legislativi, politici e culturali più adeguati, ogni forma di discriminazione, promuovendo anche a livello regionale una cultura dei diritti sempre più inclusiva e al passo coi tempi”.
“In questo caso è profondamente discriminatorio – ancora Leonelli – assumere l’orientamento sessuale come parametro di giudizio sulla ‘capacità’ di insegnare. Si offende, così, la dignità della persona, se ne ledono i diritti e si consegna agli studenti, agli allievi di quell’insegnante, un segnale imperdonabilmente negativo. Ecco perché la posizione del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Passignano e Tuoro, che ha ritenuto di non attivare il progetto di cui l’insegnante in questione era titolare, va sostenuta con forza”. “Quanto accaduto a Passignano – secondo Leonelli – testimonia che chiusura e ignoranza rispetto al tema sono ancora drammaticamente diffuse, pure in Umbria, terra di apertura, di tolleranza, di avanzate conquiste sociale, di diritti.
E che, per l’insegnante oggi giustamente agli onori della cronaca ma anche per tutti coloro che ogni giorno subiscono atteggiamenti discriminatori, è da mettere all’ordine del giorno un impegno sempre più stringente per i diritti e contro ogni forma di discriminazione, nella società, sul lavoro. Parlare di diritti significa interrogarsi sulla dignità delle persone, è prima di tutto una questione di civiltà”.
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