Fratelli d’Italia: No alla strumentalizzazione del Lago Trasimeno

Esponenti politici di Fratelli d'Italia criticano l'Unione dei Comuni

Fratelli d'Italia: No alla strumentalizzazione del Lago Trasimeno

Fratelli d’Italia: No alla strumentalizzazione del Lago Trasimeno

I rappresentanti politici di Fratelli d’Italia nei comuni del Lago Trasimeno hanno espresso preoccupazione per l’uso del lago in spot elettorali del PD. Hanno definito “surreale” l’incontro tra Dario Nardella, ex Sindaco di Firenze, e l’Unione dei Comuni del Trasimeno. 

L’Unione dei Comuni, si ricorda, ha ricevuto le deleghe per la gestione del Trasimeno anni fa. Tuttavia, secondo i consiglieri comunali di centrodestra, la sua gestione è stata inefficace. Hanno richiesto più volte che le deleghe fossero restituite a Regione e Provincia. 

Nonostante la disponibilità di fondi specifici per 3 milioni di euro dal precedente governo oltre quattro anni fa, l’Unione non è riuscita a realizzare interventi cruciali per la salute del lago, come i dragaggi. I consiglieri sostengono che l’Unione, a causa della mancanza di risorse economiche adeguate e di personale, non sarebbe in grado di spendere risorse economiche significative in tempi adeguati. 

Il neo Presidente dell’Unione, il Sindaco di Passignano Sandro Pasquali, ha confermato le difficoltà operative dell’Unione al momento del suo insediamento. Ha chiesto al Governo di nominare un commissario con poteri straordinari per il Trasimeno, riprendendo proposte fatte nella precedente legislatura parlamentare da diversi esponenti parlamentari del centrodestra e dalla giunta regionale. 

I consiglieri di FdI al Trasimeno sottolineano che molte delle attuali difficoltà del lago derivano da anni di abbandono, in cui le amministrazioni comunali, provinciali e regionali di centrosinistra hanno visto il territorio del Trasimeno come una riserva di voti, chiedendo molto e dando poco. Ricordano, ad esempio, la comunità montana del Trasimeno, sempre guidata dal PD, che con un debito presunto di 19 milioni di euro è la comunità più indebitata d’Italia. 

Solo negli ultimi cinque anni, il lago è tornato al centro dell’attenzione politica regionale. Questa rinnovata attenzione sta portando a un nuovo tentativo di adduzione di acqua dalla diga di Montedoglio, di cui si spera di vedere i frutti nei prossimi mesi, e ai contributi regionali per sei milioni di euro del progetto integrato Tevere/Trasimeno, necessari per il rifacimento del pontile di Tuoro e del lungolago di Passignano. Ricordano anche la chiusura delle paratoie del Moiano, che prima portavano acqua al lago di Chiusi e ora la portano al Trasimeno. 

1 Commento

  1. Peccato constatare quanta miopia ci sia sempre stata nei confronti del territorio lacustre.
    E non sarà sufficiente battersi il petto quando il livello del lago sarà così basso da minare un’economia che qualcuno si è dimenticato poggi esclusivamente sul turismo.
    Chi poteva e non ha fatto nulla dovrebbe solo vergognarsi, senza se e senza ma . Che grande delusione vedere la mancanza di Amore ( quello con la “ a “ maiuscola ) per il Trasimeno.

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