
Sostegno alla mobilitazione indetta dalla Filcams Cgil
Sinistra Italiana – Federazione di Perugia ha annunciato il proprio appoggio allo sciopero di otto ore promosso dalla Filcams Cgil e al presidio permanente presso la sede Coop Centro Italia di Castiglione del Lago. La mobilitazione, iniziata mercoledì 30 aprile, proseguirà fino al Primo Maggio. Alla base della protesta, la forte preoccupazione per gli effetti occupazionali e organizzativi derivanti dalla prospettata fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno.
Secondo Sinistra Italiana, la vicenda riguarda direttamente non solo il comune lacustre ma l’intero tessuto regionale umbro. Le implicazioni sul piano sociale e occupazionale sono ritenute tali da richiedere una costante vigilanza da parte della politica locale e dell’opinione pubblica. Il partito ha sottolineato la propria vicinanza ai dipendenti coinvolti, manifestata anche attraverso la presenza fisica del consigliere regionale Fabrizio Ricci al fianco dei lavoratori presso il presidio.
La sede di Castiglione del Lago viene ritenuta un punto strategico per l’intera rete logistica e organizzativa. Da parte di Sinistra Italiana è stata evidenziata l’importanza che tale sito non venga marginalizzato nelle scelte future legate alla riorganizzazione aziendale. Secondo la formazione politica, qualsiasi piano industriale che non tenga in debito conto la centralità operativa di questa sede potrebbe avere pesanti conseguenze sull’occupazione e sull’economia locale.
Il partito ha inoltre condiviso pienamente le preoccupazioni espresse dalla Filcams Cgil. In particolare, si pone l’accento sui rischi connessi alla chiusura o a una drastica riduzione dell’attività nel sito di Castiglione del Lago, sull’esternalizzazione crescente del magazzino e sulle incertezze circa la tenuta di alcuni punti vendita. Tutti elementi che, se confermati, andrebbero a colpire in modo diretto numerosi lavoratori del territorio.
Sinistra Italiana chiede a Unicoop Tirreno di adottare criteri trasparenti e condivisi per l’eventuale ricollocamento del personale in esubero, e di fare ricorso a strumenti organizzativi flessibili che possano favorire il mantenimento dei livelli occupazionali nella zona. In particolare, si sollecita un cambio di rotta rispetto alla tendenza alla progressiva esternalizzazione del magazzino, considerata dannosa per la coesione del sistema aziendale e per il territorio.
La riuscita della mobilitazione, che ha visto una partecipazione ampia e determinata, è stata salutata con soddisfazione dal partito. Sinistra Italiana esprime l’auspicio che la cooperativa, anche alla luce della protesta, mantenga gli impegni presi e avvii un percorso concreto di confronto. In tal senso, viene considerata essenziale una puntuale calendarizzazione dei tavoli tematici, con l’obiettivo di discutere nel merito del futuro della sede e del magazzino.
Per Sinistra Italiana, sostenere le istanze dei lavoratori significa ribadire l’identità della propria azione politica. La presenza al presidio – affermano – è la conferma della coerenza con una visione che pone i diritti dei lavoratori e delle comunità locali al centro dell’agenda politica. Il partito assicura che continuerà a seguire da vicino la vicenda, con l’impegno di intervenire in tutte le sedi opportune.
In un quadro di ridefinizione societaria e industriale, Sinistra Italiana ritiene essenziale che il futuro piano industriale non trascuri il valore del lavoro e la funzione sociale della cooperativa. La richiesta è quella di un processo realmente partecipato, che coinvolga tutti i soggetti interessati, a partire dalle rappresentanze sindacali. L’obiettivo è una pianificazione che non si limiti a criteri di mercato, ma che tenga conto delle ricadute su persone e territori.
Particolare attenzione viene rivolta alla dimensione storica e identitaria del movimento cooperativo. Sinistra Italiana richiama l’origine mutualistica della Coop, fondata su un modello economico che metteva al centro il benessere collettivo. La gestione delle imprese cooperative – si afferma – non può prescindere dal tenere in considerazione gli effetti delle proprie scelte sulle comunità locali.
Secondo Sinistra Italiana, la logica del profitto fine a se stesso non può diventare il parametro esclusivo per orientare le strategie di un’organizzazione che dovrebbe rimanere ancorata ai principi fondativi della cooperazione. È da questi valori che dovrebbe derivare la specificità del modello Coop rispetto ad altri soggetti della grande distribuzione.
Il partito conclude ribadendo che continuerà a vigilare affinché nel processo di fusione tra Coop Centro Italia e Unicoop Tirreno vengano rispettati i diritti dei lavoratori e valorizzate le strutture umbre. La vicenda rappresenta, per Sinistra Italiana, un banco di prova importante sul piano politico e sociale, in cui si gioca la credibilità di un modello economico che ambisce a distinguersi per responsabilità e radicamento nel territorio.
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