Festival Villa Solomei 2025: l’Africa protagonista sonora

Festival Villa Solomei 2025: l’Africa protagonista sonora

Cinque giorni tra musica, danza e incontri culturali

Ad anticipare il festival, domenica 22 giugno, si terrà l’anteprima ufficiale in occasione della Festa Europea della Musica. La giornata si aprirà con una conferenza musicologica a cura di Silvia Paparelli intitolata “Ascoltare l’Africa: musiche, strumenti e repertori dalla culla dell’umanità”. Seguiranno due eventi musicali: alle 17, l’opera “Il resto del mondo è un mistero”, composta da Piero Caraba su libretto di Alfonso Ottobre, verrà eseguita dalla Scuola di Musica Mousiké di Solomeo con la collaborazione del Conservatorio Morlacchi di Perugia e la direzione di Fabio Ciofini. Alle 19, nella Chiesa di San Bartolomeo, l’organista polacco Przemyslaw Kapitula si esibirà in un concerto dal titolo “L’organo ritrovato”.

Il calendario ufficiale inizierà venerdì 27 giugno con una programmazione incentrata sull’incontro tra le sonorità africane e quelle europee. Tra i protagonisti del primo giorno, il danzatore keniano Fernando Anuang’a presenterà lo spettacolo “In between the Trance”, un’esibizione che fonde danza e canto tradizionale masai. Nella stessa giornata, la percussionista e cantante Kasiva Mutua offrirà due performance soliste che combinano elementi tradizionali e influenze moderne, una nel pomeriggio e una in serata.

Sempre il 27 giugno, all’Anfiteatro di Solomeo, andrà in scena “Zawose Reunion”, con l’artista tanzaniano Msafiri Zawose, rappresentante di una celebre famiglia di musicisti tradizionali, portavoce della memoria musicale della sua terra.

Sabato 28 giugno sarà il momento dello spettacolo teatrale “L’uomo rondine”, scritto e interpretato da Maurizio Lombardi, con musiche di Giuseppe Scarpato. Ambientato nella Firenze del 1944, il racconto intreccia la vita di due bambini durante la ritirata tedesca, tra speranza, guerra e amicizia.

Domenica 29 giugno, l’evento centrale sarà il “Concerto sotto le stelle”, che vedrà l’Orchestra dell’Accademia Hermans, diretta da Fabio Ciofini, eseguire la sinfonia “Lobgesang” di Mendelssohn con strumenti d’epoca. Accanto all’orchestra, si esibiranno i cori di Solomeo, Tolentino e Città di Castello e i solisti Lucia Casagrande Raffi, Francesca Bruni e Žiga Čopi.

Lunedì 30 giugno il palco sarà occupato dalle Afrika Mamas, sei voci femminili che attraverso il canto a cappella racconteranno storie popolari africane, promuovendo la cultura e abbattendo stereotipi. Nella stessa serata, Mamadou Diabaté, celebre suonatore di balafon originario del Burkina Faso, accompagnerà il gruppo in una performance che si distingue per la complessità tecnica e la vivacità ritmica.

Gran finale martedì 1 luglio con il concerto “Whisper Sounds” del musicista nigeriano Made Kuti. Nipote di Fela Kuti e figlio di Femi, l’artista porterà a Solomeo il suo afrobeat rivisitato in chiave sinfonica, esibendosi con la Filarmonica di Solomeo sotto la direzione di Francesco Verzieri. Un dialogo musicale tra Africa e Occidente che chiuderà il festival con un’esperienza sonora innovativa.

Oltre agli appuntamenti principali, numerosi musicisti italiani e internazionali animeranno le strade, le chiese e i giardini del borgo. Tra questi, i pianisti Maria Gabriella Mariani e Calogero Di Liberto, il traversiere Fabio Ceccarelli, i chitarristi Fabiano Merlante e Leonardo De Angelis, gli organisti Luciano Zecca, Gabriele Catalucci e Christian Tarabbia, il flautista Massimo Mercelli, l’arpista Nicoletta Sanzin e il violinista Marco Serino.

Il Festival Villa Solomei 2025 si conferma un punto d’incontro fra culture e linguaggi diversi, offrendo un programma articolato che spazia dalla musica colta alla danza contemporanea, passando per teatro, conferenze e performance vocali. L’intero borgo di Solomeo si trasformerà in un palcoscenico diffuso, accogliendo artisti provenienti da Polonia, Slovenia, Kenya, Ghana, Tanzania, Sud Africa, Burkina Faso, Nigeria e Italia.

Una manifestazione che mantiene saldo il legame con le proprie radici, aprendosi ogni anno a nuovi orizzonti culturali.

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