
Presentato questa mattina a Magione il progetto “Una scelta in comune”
Prima volontà di donazione organi all’ufficio anagrafe di Magione
Regione, Anci e Aido regionale e provinciale presenti all’iniziativa
Presentato in comune il progetto “Una scelta in comune” il programma che prevede, al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità, di esprimere la volontà di diventare donatori di organi e tessuti. Presenti il sindaco, Giacomo Chiodini, Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale; Cristina Tufo, assessore all’associazionismo; Francesca Breccolenti consigliera e vicepresidente della sezione Avis di Magione; Giuseppina Manuali, regione Umbria; Laura Rubbioni, Anci; Vittorio Pulcinelli e Gabriele Rondini rispettivamente presidente regionale e provinciale Aido.
«La regione dell’Umbria – ha spiegato Giuseppina Manuali, dirigente di staff delle strategie di comunicazione della direzione regionale alla salute – è la prima regione in Italia ad aderire al progetto del ministero della salute per la campagna donazione organi».
«Le compagne di comunicazione – ha reso noto – hanno portato alla realizzazione di una pagina facebook e di video rivolti agli uffici comunali preposti a raccogliere le volontà dei cittadini. Tra i prossimi impegni un video rivolto ai cittadini».
Gabriele Rondini presidente sezioni Aido Magione e provinciale Perugia, ha ricordato il forte lavoro di collaborazione con la sezione Avis «uniti – ha dichiarato – da uno stesso fine». Molte, infatti, le iniziative che le due associazioni portano avanti insieme.
Ha inoltre spiegato che sul sito dell’Aido è possibile avere tutte le informarsi sulla donazione organi e sulla morte encefalica in due corsi on line.
Dati sulla situazione della donazione organi sono stati forniti dal presidente Vittorio Pulcinelli che ha evidenziato la forte spinta avuta alle donazioni con l’introduzione del progetto “Una scelta in comune”.
Il valore di aver istituito anche presso il comune di Magione questo servizio è stato espresso da Francesca Breccolenti. «A prescindere dalla scelta che ogni singolo cittadino farà – ha dichiarato – è segno di civiltà che la società e le istituzioni si impegnino a fornire informazioni su questo tema».
Una presentazione che si è tradotta subito in realtà quando allo sportello dell’ufficio anagrafe è stato richiesto, da parte del cittadino Mario Muzzatti, il rinnovo di una carta d’identità. Al momento della richiesta l’ufficiale d’anagrafe ha informato il richiedente delle novità in materia cioè che, all’atto del rilascio o del rinnovo del documento, è possibile dare il proprio consenso o il diniego alla donazione degli organi e tessuti. Muzzatti, avendo espresso parere favorevole, ha quindi compilato l’apposito modulo fornito dall’ufficio. Il si così espresso è stato registrato direttamente, con valore legale, e in tempo reale, sul Sit (sistema informativo trapianti) del Cnt (centro nazionale trapianti).
La manifestazione del consenso o del diniego costituisce una facoltà e non un obbligo per il cittadino. In tutti i casi è tutelata la privacy del donatore in quanto nessuna dicitura compare sulla carta d’identità.
Resta comunque la possibilità di esternare la propria volontà di donare gli organi anche in altro modo, ad esempio attraverso l’Aido, associazione italiana donatori organi.
[otw_shortcode_info_box border_type=”bordered” border_color_class=”otw-blue-border” border_style=”bordered” background_pattern=”otw-pattern-2″]È possibile in ogni momento modificare la propria opinione e chiedere di essere cancellato dal sistema informativo trapianti. Per fare ciò è necessario rivolgersi alla propria Asl o presso le aziende ospedaliere, gli ambulatori dei medici di medicina generale o presso lo stesso comune.[/otw_shortcode_info_box]
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