
Un cartellone che unisce tradizione e innovazione nel cuore di Corciano
La Stagione 25/26 del Teatro della Filarmonica di Corciano, secondo il comunicato diffuso dal Teatro Stabile dell’Umbria (TSU), si presenta come un ricco percorso culturale che mette al centro la comunità e l’arte scenica come forme vive di condivisione e riflessione. Il Direttore del TSU, Nino Marino, sottolinea come partecipare a questa programmazione significhi non solo custodire ma anche rinnovare un patrimonio di valori comunitari, rigenerando nei cittadini la passione per il teatro come spazio di libertà, confronto e immaginazione condivisa, definendo il teatro un “tempio laico”.
L’Assessore alla cultura del Comune di Corciano, Francesco Mangano, evidenzia il ruolo centrale del teatro nella vita culturale del borgo, descritto come un cuore pulsante che propone una stagione teatrale in cui grandi maestri e giovani voci dialogano tra memoria e contemporaneità, leggerezza e profondità, tradizione e sperimentazione. Mangano dichiara che l’investimento in cultura è direttamente collegato al miglioramento della qualità della vita della comunità locale.
La programmazione si apre il 15 novembre con “Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi” di Matthias Martelli, un viaggio teatrale in cui attore e tre cantanti, Laura Capretti, Flavia Chiacchella e Roberta Penta, raccontano le vicende di figure ribelli nel corso della storia, mescolando toni tragici e comici in una messa in scena che conferma la presenza attuale di quegli stessi spiriti audaci.
Il 15 dicembre va in scena “Ho amato tutto” di Evita Ciri, liberamente ispirato al libro “Creando il mare” di Giovanni Maria Gambini, con Paola Pitagora protagonista, accompagnata da musicisti dal vivo. Lo spettacolo narra con intensità la storia di una donna che sceglie amore e libertà contro un destino privilegiato, una ballata tra musica e parole che offre uno spaccato emotivo del mondo aristocratico umbro-toscano.
Il 27 gennaio protagonista sarà Giorgio Marchesi con “Il fu Mattia Pascal”, interpretazione teatrale di uno dei capolavori di Luigi Pirandello, ambientata nel Novecento per enfatizzare temi di identità e resilienza attuali, come spiegato dagli stessi registi.
Il 22 febbraio il pubblico incontrerà “Il bar sotto il mare” di Stefano Benni, con la regia di Emilio Russo e una compagnia di attori affermati. Lo spettacolo unisce parole e musica dal vivo in una celebrazione della poesia surreale dell’autore bolognese, recentemente scomparso, cui Marino attribuisce un valore speciale.
Il 26 marzo sarà la volta di “Seconda classe” del Controcanto Collettivo, compagnia romana, un’indagine teatrale ironica e critica sulle disuguaglianze sociali e il tema del lusso e della ricchezza nella società contemporanea, produzione del Teatro Stabile dell’Umbria.
A concludere la rassegna, il 17 aprile, Alessandro Benvenuti con “Pillole di me”, un autoritratto teatrale che mescola comicità e introspezione, offendo al pubblico uno sguardo intenso e profondo sull’esperienza umana.
Per abbonamenti e biglietti, il comunicato spiega che la prelazione è aperta per chi era abbonato nella stagione passata da lunedì 13 a venerdì 24 ottobre, con possibilità di rinnovo anche online via email. I nuovi abbonamenti si potranno acquistare dal 27 ottobre al 4 novembre, con biglietti in vendita dal 6 novembre, sia presso la biglietteria fisica sia online sul sito ufficiale del Teatro Stabile dell’Umbria. Il botteghino telefonico sarà attivo tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20.
Nel testo emergono come parole chiave la cultura, teatro, Corciano, stagione, comunità, spettacoli, attori e musica, tutte integrate nel racconto che, secondo il comunicato ufficiale del Teatro Stabile dell’Umbria, si configura come uno stimolo a vivere l’arte e la cultura come momenti essenziali per la crescita personale e collettiva.
Commenta per primo