ExoBand al Cori, nuova spinta alla riabilitazione in Umbria

ExoBand al Cori, nuova spinta alla riabilitazione in Umbria
credits: disalute.it

Donazione Unione Parkinsoniani Perugia al centro di Passignano

L’arrivo dell’ExoBand al Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva (Cori) di Passignano sul Trasimeno segna un avanzamento nelle pratiche riabilitative in Umbria, grazie alla donazione dell’Unione Parkinsoniani di Perugia. Il dispositivo, senza componenti elettronici, favorisce una deambulazione più sicura per chi presenta disturbi neurologici, agendo sulla flessione dell’anca tramite un sistema elastico che alleggerisce lo sforzo durante il cammino, stabilizza la postura e riduce il pericolo di cadute, ampliando le possibilità di intervento per pazienti con limitazioni motorie.

Il Cori, da venticinque anni attivo nel campo della riabilitazione intensiva, consolida così il proprio ruolo di riferimento regionale e nazionale, nonostante le criticità di organico, con uno sguardo costante all’aggiornamento tecnologico al servizio dei pazienti. Nel corso del 2024, la struttura ha registrato un’occupazione del 91% dei posti letto con 304 pazienti in degenza ordinaria e 145 in day hospital, con un’alta percentuale di utenti affetti da disabilità neurologiche che richiedono percorsi riabilitativi complessi.

Alla cerimonia di consegna, avvenuta il 24 luglio presso la sede del centro, erano presenti Emanuele Ciotti, direttore generale dell’Usl Umbria 1, Teresa Tedesco, direttrice del Presidio ospedaliero unificato, Maurizio Massucci, direttore del Cori, il sindaco di Passignano Sandro Pasquali, la presidente dell’Unione Parkinsoniani di Perugia Elisa Marcaccioli e il personale sanitario della struttura. Durante l’evento si è svolta anche una sessione formativa rivolta ai fisioterapisti, organizzata dai tecnici dell’azienda produttrice, al fine di garantire l’utilizzo corretto e personalizzato del dispositivo all’interno dei piani di trattamento dei pazienti.

L’integrazione tra le competenze sanitarie e le nuove tecnologie consente al Cori di rispondere in modo più efficace alle esigenze delle persone con Parkinson e altre patologie neurologiche complesse. La collaborazione attiva con la Clinica Neurologica dell’Azienda ospedaliera di Perugia, diretta da Lucilla Parnetti, ha permesso di ottimizzare i criteri di accesso ai percorsi di riabilitazione, migliorando la presa in carico e l’efficacia delle terapie grazie all’apporto dei medici in formazione specialistica.

Nel settore dei disturbi del movimento, l’azione coordinata dal neurologo Nicola Tambasco e il lavoro congiunto tra specialisti e fisioterapisti hanno portato allo sviluppo di strategie riabilitative sempre più personalizzate, con l’obiettivo di ridurre le disabilità e aumentare l’autonomia dei pazienti. All’interno di questo percorso si inseriscono anche le attività di gruppo organizzate dall’Unione Parkinsoniani, come le sessioni di Tai Chi, che hanno contribuito a migliorare equilibrio e percezione corporea dei partecipanti.

L’ortesi elastica ExoBand, che non necessita di alimentazione elettrica, è stata progettata per sostenere i movimenti naturali durante la camminata, adattandosi alle caratteristiche del paziente e ai diversi livelli di intensità dei programmi riabilitativi. Il dispositivo diventa così un supporto pratico durante le terapie ad alta intensità, in grado di facilitare le fasi di recupero funzionale e di stimolare un’attività fisica più sicura anche nelle condizioni più complesse.

La donazione dell’ExoBand rappresenta un esempio concreto di come le associazioni dei pazienti possano contribuire alla crescita dei servizi sanitari, rafforzando l’efficacia dei trattamenti con l’introduzione di strumenti tecnologici avanzati, grazie a un dialogo costante tra le istituzioni e il tessuto sociale. Tale sinergia risponde all’obiettivo di rendere la riabilitazione sempre più accessibile e qualificata, garantendo risposte rapide ai bisogni emergenti dei pazienti e delle famiglie.

Il Cori, nato nel 2000 dalla trasformazione dell’ex ospedale di Passignano, ha costruito negli anni una rete di servizi mirati per la gestione dei pazienti in fase post-acuta e cronica, sviluppando modelli di intervento che integrano competenze cliniche, assistenziali e riabilitative. L’adozione di tecnologie semplici ed efficaci come l’ExoBand si inserisce nella strategia di potenziamento dell’offerta terapeutica, dimostrando l’impegno costante verso un miglioramento dell’assistenza e una maggiore qualità della vita delle persone con disabilità motorie.

L’impegno condiviso tra enti pubblici, operatori sanitari e associazioni come l’Unione Parkinsoniani di Perugia costituisce oggi un tassello fondamentale per affrontare le sfide della medicina riabilitativa. L’introduzione dell’ExoBand, oltre a offrire un ulteriore strumento di supporto ai pazienti, testimonia la volontà di promuovere una sanità territoriale capace di integrare innovazione e attenzione personalizzata, sostenendo chi vive le conseguenze di malattie neurologiche e motorie nel percorso verso una maggiore autonomia e sicurezza nella vita quotidiana.

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