
Oltre ottocento partecipanti per l’edizione speciale al Pischiello
Una giornata che ha intrecciato memoria e futuro ha segnato l’anniversario dei 25 anni di ART, con la speciale edizione di OpenArt ospitata sabato 20 settembre nello scenario di Passignano sul Trasimeno. Oltre 800 persone hanno varcato i cancelli del Borgo del Pischiello per condividere non soltanto un momento di festa, ma anche il senso profondo di un percorso fatto di legami, innovazione, comunità e radici.
La celebrazione ha trasformato gli spazi dell’azienda in un luogo aperto e vitale, accogliendo dipendenti, famiglie e amici in un clima sospeso tra incanto e riconoscenza. Fin dall’ingresso, trampolieri in abiti candidi hanno dato il benvenuto con gesti teatrali e suggestivi, mentre una mostra fotografica ha ricostruito con immagini e tappe fondamentali la lunga storia di una realtà che ha saputo crescere tenendo insieme tecnologia e umanità.
Durante l’evento, non sono mancati i percorsi guidati nei reparti, occasione per scoprire il “dietro le quinte” di un lavoro quotidiano fatto di competenza, cura e dedizione. I visitatori hanno potuto osservare da vicino strumenti e ambienti che ogni giorno alimentano la produzione e la ricerca, elemento che ha reso evidente quanto Made in Italy e visione globale convivano nell’identità di ART. Per i più piccoli, la giornata è stata arricchita da giochi e attività a loro misura, pensate per far vivere la festa come un momento indimenticabile anche attraverso la leggerezza dello svago.
Un capitolo particolarmente apprezzato è stato quello dei fumettisti, capaci di ricreare con segno e colore un racconto parallelo della storia aziendale. Un linguaggio fresco e ironico che ha fatto emergere episodi e volti in una narrazione illustrata capace di restituire autenticità e sorriso. La musica ha poi completato l’atmosfera: una band composta da colleghi dei diversi team ha proposto brani che hanno fatto ballare e cantare generazioni diverse, rafforzando il senso di appartenenza e valori condivisi.
La splendida cornice naturale e la complicità del sole settembrino hanno reso la giornata ancora più luminosa, mentre nel Borgo si respirava l’orgoglio di un percorso che in un quarto di secolo ha intrecciato crescita aziendale e responsabilità verso il territorio. Come ricordato più volte durante la festa, questo anniversario non è stato solo un momento celebrativo, ma un’occasione per riaffermare l’identità di un’impresa che mette al centro le persone e il loro futuro.
La fonte del comunicato, ART S.p.A., ha voluto rimarcare la continuità tra radici e visione, raccontando una realtà che da oltre vent’anni investe in ricerca e professionalità, offrendo soluzioni tecnologiche personalizzate. Fondata nei primi anni Duemila e con sede principale al Pischiello, l’azienda ha conquistato un ruolo di rilievo nella progettazione e realizzazione di sistemi di infotainment e digital cockpit destinati a vetture sportive di lusso, collaborando con marchi di primo piano a livello internazionale.
La spinta verso il futuro non si ferma al settore automotive: negli ultimi anni ART ha esteso le proprie competenze sviluppando progetti anche nei campi agricolo, dei trasporti e avionico, consolidando la propria presenza oltre i confini italiani con sedi a Torino, Modena e Berlino. Con più di 300 professionisti, l’impresa rappresenta oggi un polo di eccellenza capace di unire esperienza, innovazione e attenzione alle relazioni umane.
Il successo dell’edizione speciale di OpenArt conferma la forza di un’azienda che si riconosce nella parola “insieme”. Un luogo in cui il tempo trascorso diventa memoria e trampolino per le sfide di domani, dove comunità e impresa si fondono in una narrazione unica. ART ha scelto di raccontare i suoi 25 anni non attraverso dichiarazioni solenni, ma con la semplicità dei gesti, delle immagini, delle note e dei sorrisi condivisi.
Nel silenzio della sera, quando la festa si è conclusa, è rimasta l’eco di un messaggio chiaro: l’innovazione è autentica quando poggia su basi solide di fiducia, responsabilità e passione. Perché il futuro di ART, come ribadito durante OpenArt, nasce ogni giorno dalle persone che la compongono e dalle famiglie che la sostengono.
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