Compie 15 anni la didattica d’archivio a Magione

È frutto del lavoro svolto sull’archivio del Comune di Magione dalla classe terza C dell’istituto Omnicomprensivo la prima sezione della mostra “Sulla linea del fuoco” organizzata dal Comune in occasione delle celebrazioni per il centenario dell’ingresso italiano nella Prima Guerra Mondiale, allestita presso la Torre dei Lambardi. Il lavoro, realizzato sotto la guida del responsabile dell’archivio storico, Francesco Girolmoni, e delle insegnanti Claudia Cencioni e Giovannella Cardinali, è stato presentato questa mattina, alla presenza del dirigente scolastico Filippo Pettinari e del curatore della mostra, Vanni Ruggeri.

«La didattica d’archivio – ha ricordato Vanni Ruggeri – avviata in questa scuola quindici anni fa ha riguardato, per l’anno corrente, lo studio e l’approfondimento degli eventi relativi alla Prima guerra mondiale. Il materiale oggetto della ricerca ha costituito la prima sezione della mostra, quella relativa alle fonti storiche afferenti al territorio di Magione del periodo 1914-18. Una mostra che, per il suo valore documentario, ha avuto la concessione del logo nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale»

«Successivamente allo studio effettuato in classe dell’evento bellico nel suo complesso – spiegano i ragazzi – ci siamo avvicinati alla Prima Guerra Mondiale e agli aspetti quotidiani e operativi di essa attraverso l’analisi di documenti di prima mano. sotto la guida del responsabile dell’archivio storico, Francesco Girolmoni. Questo percorso, questo addentrarci nella guerra passando dagli eventi alle persone, dai proclami alle riflessioni sul conflitto, ci ha permesso di guardare alla Grande Guerra con più consapevolezza e partecipazione emotiva, ci ha fatto conoscere più da vicino i particolari relativi al grande evento e la ricaduta che esso ha avuto a livello locale, sulla vita quotidiana delle persone, uomini e donne nostri concittadini».

I documenti oggetto dello studio, tra cui una lettera inviata da una donna per riaverlo  a casa dalla “Linea del fuoco” che ha poi dato il titolo all’intera mostra, sono stati i proclami, le comunicazioni di decesso dei soldati al fronte, le indicazioni fornite dal sindaco del tempo.

«Ci siamo commossi – proseguono – soprattutto a conoscere i nomi e i volti dei giovani magionesi morti durante il conflitto, confluiti nel grande numeri di caduti della prima guerra mondiale che ci aveva suscitato ribrezzo ma dei quali non avevamo mai immaginato la famiglia, la casa, il paese, la tomba , le speranze deluse.» La mostra, che occupa i quattro piani della torre, è suddivisa in sei sezioni di cui, quella realizzata in collaborazione con la scuola, occupa il primo piano

«I documenti esposti – fa sapere Francesco Girolmoni, responsabile dall’Archivio storico comunale di Magione da cui proviene parte del materiale in mostra –  testimoniano efficacemente, attraverso manifesti, circolari e lettere di vario genere, l’impatto che il primo conflitto mondiale ebbe in un territorio come il nostro, in apparenza tanto distante dal fronte del combattimento vero e proprio da sembrarne quasi immune. Dalle norme da adottare nella corrispondenza postale, indirizzata ai militari dell’armata, passando per la formazione e l’aggiornamento delle liste di leva, fino ai regolamenti di censura e pubblica sicurezza, furono innumerevoli le ripercussioni dirette o indirette del conflitto nella vita della comunità.»

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