
Il Comune ribadisce il no e chiede tutele per il territorio
La Prefettura ha notificato al Comune di Piegaro la decisione definitiva di procedere con la creazione di un Centro di Accoglienza nel territorio comunale. La comunicazione, giunta il 5 agosto, conferma la volontà dello Stato di attuare il progetto nonostante l’opposizione espressa in più occasioni dall’amministrazione locale.
L’ente comunale ha sottolineato in una nota ufficiale che la contrarietà alla struttura è stata manifestata sin dall’inizio e resa pubblica durante un’assemblea cittadina. Come alternativa, era stata proposta alla Prefettura l’attivazione di un modello di accoglienza diffusa, ritenuto più in linea con le caratteristiche socio-abitative del territorio. Tuttavia, la difficoltà a reperire strutture idonee ha impedito la realizzazione di tale proposta.
Nel corso di un incontro più recente con il Prefetto, l’amministrazione ha ribadito la propria posizione contraria, pur prendendo atto dell’impossibilità di attuare soluzioni diverse. In quella sede, è stato chiesto che l’eventuale attivazione del centro sia accompagnata da garanzie precise sul numero di persone ospitate, in linea con le indicazioni dell’Anci, e su modalità gestionali che rispettino le esigenze e le dinamiche locali.
Il Comune evidenzia inoltre che si tratta di una scelta adottata a livello statale, relativa a un’area di proprietà privata, ma che avrà effetti diretti sul contesto comunitario e sul quotidiano di cittadini e cittadine. L’amministrazione ha annunciato che continuerà a monitorare con attenzione gli sviluppi del progetto, esercitando tutte le competenze a sua disposizione nell’interesse della collettività.
Il centro previsto fa parte delle misure nazionali per la gestione dell’accoglienza migranti, tema su cui persistono divergenze tra istituzioni centrali e realtà locali, che chiedono soluzioni più sostenibili e condivise. Il Comune di Piegaro resta vigile e pronto a intervenire qualora le modalità operative della struttura non rispondessero ai criteri di equilibrio territoriale più volte richiesti.
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