
Ritardi nella gestione e nei lavori posticipano l’accesso
Il porto turistico di Castiglione del Lago rimane chiuso, con la riapertura posticipata almeno fino al 23 maggio, a causa di ritardi nei lavori di manutenzione e nell’assegnazione formale della gestione alla società Trasimeno Dreams. L’infrastruttura sul lago Trasimeno resta inaccessibile nonostante il pagamento delle quote stagionali da parte dei diportisti e l’avvio ufficiale del cantiere da parte dell’Unione dei Comuni del Trasimeno.
La segnalazione dell’associazione “La Voce dei Cittadini” ha riportato l’attenzione sulla situazione del porto, dove i pontili sono ancora chiusi. Solo in seguito alle proteste, è comparso un cartello informativo che rende nota la presenza di lavori in corso, con data di inizio fissata al 31 marzo e termine previsto per il 14 maggio. Tuttavia, a poche settimane da quella scadenza, l’area portuale resta interdetta, ostacolando l’accesso alle imbarcazioni ormeggiate.
A rendere ancora più complesso il quadro è il fatto che la società Trasimeno Dreams, indicata come prossima responsabile della gestione, non ha ancora ricevuto la comunicazione ufficiale di assegnazione da parte dell’Unione dei Comuni. Secondo fonti vicine all’impresa, la formalizzazione dell’incarico dovrebbe avvenire entro il 1° maggio, ma fino a quel momento, nessuna operazione concreta può essere avviata dal gestore.
Il rappresentante della società, Francesco Stornioli, imprenditore già coinvolto in progetti immobiliari sul territorio, figura come referente dell’iniziativa, ma resta in attesa della documentazione necessaria per entrare nel pieno delle funzioni. L’assenza della notifica formale impedisce qualsiasi intervento diretto sulla struttura, compresa l’apertura al pubblico dei pontili.
Nel frattempo, gli utenti del porto, in particolare i diportisti, segnalano il disservizio causato da una tempistica che ritengono inadeguata. I lavori, infatti, sono stati avviati in prossimità della stagione turistica, con un impatto negativo su attività programmate per i fine settimana di aprile e per i ponti festivi. Secondo molti, la manutenzione avrebbe dovuto essere calendarizzata nei mesi invernali o comunque prima dell’arrivo della primavera.
Nonostante ciò, le quote stagionali sono state già incassate dal nuovo gestore, lasciando gli utenti senza possibilità di utilizzo delle imbarcazioni. I pontili, attualmente, risultano transennati e indicati come area di cantiere, con divieto di accesso. L’assenza di un cronoprogramma dettagliato consultabile dagli utenti e la mancanza di aggiornamenti puntuali ha alimentato l’insoddisfazione tra i fruitori della struttura.
La difficoltà di coordinamento tra enti pubblici e gestore incaricato ha evidenziato un problema strutturale nella gestione del porto. La comunicazione tra amministrazione e utenti appare frammentaria, con scarse informazioni fornite attraverso i canali ufficiali. A questo si aggiunge l’incertezza sull’effettiva ripartenza del servizio, che, salvo ulteriori ritardi, potrebbe avvenire solo con l’arrivo della seconda metà di maggio.
La fase di transizione tra il precedente gestore e Trasimeno Dreams doveva coincidere con un rilancio delle attività del porto. Al contrario, si è rivelata un periodo caratterizzato da incertezze operative, disagi per gli utenti e mancata fruibilità del servizio. La mancata comunicazione istituzionale è uno degli aspetti maggiormente criticati dall’associazione “La Voce dei Cittadini”, che continua a monitorare la situazione.
Sul fronte istituzionale, l’Unione dei Comuni del Trasimeno ha per ora limitato il proprio intervento alla regolarizzazione del cantiere e all’affissione del cartello con i dettagli del progetto. Nessuna ulteriore informazione è stata diramata in merito al cronoprogramma, né sono stati forniti aggiornamenti sulle tempistiche della formalizzazione dell’assegnazione alla nuova società.
La chiusura prolungata del porto avviene in un periodo cruciale per il turismo lacustre e incide negativamente sull’economia locale. Le attività legate alla nautica, all’accoglienza e ai servizi per i visitatori risultano penalizzate dall’inaccessibilità di una delle principali infrastrutture di Castiglione del Lago. A complicare ulteriormente il contesto è l’assenza di un’alternativa immediatamente operativa nelle vicinanze.
La data del 23 maggio, ipotizzata come nuovo termine per la riapertura, resta subordinata alla conclusione effettiva dei lavori e alla formalizzazione dell’assegnazione. Fino a quel momento, la situazione resta sospesa, con l’utenza in attesa di sviluppi che consentano il ripristino della piena operatività del porto turistico.
Il caso mette in luce le difficoltà nella gestione e nella pianificazione delle infrastrutture pubbliche, specialmente quando queste rivestono un ruolo centrale nella vita economica e sociale del territorio. Con l’estate alle porte, il lago Trasimeno resta una meta ambita per i turisti, ma il mancato utilizzo del porto rappresenta un limite significativo alla valorizzazione del patrimonio lacustre.
Commenta per primo