
Legambiente: “Agire subito con il Piano di adattamento”
Trasimeno e Piediluco risultano entro i limiti microbiologici, ma il dato non basta a rassicurare: secondo Legambiente, la vera emergenza è la vulnerabilità sistemica dei laghi italiani di fronte ai cambiamenti climatici. È quanto emerso durante l’evento nazionale di Goletta dei Laghi organizzato proprio sul lago Trasimeno, scelto come teatro simbolico per lanciare un appello al Governo: rendere operativo senza indugi il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC).
I dati raccolti da Legambiente confermano che l’acqua nei punti monitorati – otto sul Trasimeno e Piediluco – è risultata conforme ai parametri di legge per Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Tuttavia, l’associazione ambientalista avverte che la qualità microbiologica da sola non rappresenta lo stato di salute reale degli ecosistemi lacustri, che devono fare i conti con impatti climatici sempre più evidenti.
Il Trasimeno è descritto dagli attivisti come un lago particolarmente esposto alle conseguenze del riscaldamento globale, a causa della sua scarsa profondità, del lento ricambio idrico e della forte pressione antropica, soprattutto turistica e agricola. Secondo l’organizzazione, queste caratteristiche lo rendono una sorta di termometro ambientale per comprendere la portata della crisi climatica che colpisce gli specchi d’acqua dolce italiani.
Andrea Minutolo, responsabile scientifico nazionale di Legambiente, ha illustrato i risultati delle analisi sottolineando che il Trasimeno mostra una crescente fragilità, dovuta all’aumento delle temperature e alla variabilità del regime delle piogge, con effetti che non possono essere ignorati. Da qui l’urgente richiesta all’esecutivo: attivare e finanziare le misure previste dal PNACC.
Secondo l’associazione, non intervenire tempestivamente significherebbe condannare alla crisi anche i bacini oggi in condizioni accettabili, compromettendo non solo l’equilibrio ecologico ma anche settori economici vitali come agricoltura, turismo e acquacoltura, tutti dipendenti dalla buona salute dei laghi.
Goletta dei Laghi torna così a essere, anche quest’anno, non solo una campagna di monitoraggio ambientale, ma un momento di mobilitazione e pressione politica, affinché le politiche climatiche diventino concrete e incisive.
L’emergenza climatica è già in corso, e i laghi lo stanno dimostrando con chiarezza.
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