Pd critica la gestione del Trasimeno: accuse di bluff elettorale alla destra

Nessuna interlocuzione concreta sul Trasimeno, accuse a Tesei e Musumeci

Pd critica la gestione Trasimeno: accuse bluff elettorale alla destra

Pd critica la gestione del Trasimeno: accuse di bluff elettorale alla destra

I consiglieri del Partito Democratico, Simona Meloni e Tommaso Bori, hanno criticato duramente la gestione del Lago Trasimeno da parte della presidente della Regione Donatella Tesei e della destra, accusandoli di aver agito a scopi elettorali. In una recente nota, i consiglieri hanno messo in evidenza come la presidente non abbia mai avviato un dialogo concreto con il governo nazionale, nonostante gli annunci pubblici.

Il caso del Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha sollevato ulteriori dubbi. Durante un evento dedicato alla presentazione del suo libro, tenutosi proprio sulle rive del Trasimeno, il ministro si è trovato nella necessità di chiarire che la gestione dei laghi non è di sua competenza, affermando così indirettamente la mancanza di un intervento reale a livello governativo per la risoluzione dei problemi del lago.

Secondo Meloni e Bori, questa vicenda ha messo in luce un “bluff” elettorale orchestrato dalla destra per ottenere consenso politico sul territorio del Trasimeno in vista delle prossime elezioni regionali. “La verità – sottolineano i due consiglieri – è che la presidente Tesei non ha mai avviato un’interlocuzione seria con il governo nazionale per affrontare i problemi del lago. Anche il ministro Musumeci, che era al lago per altri motivi, si è trovato spiazzato e ha dovuto organizzare un tavolo nazionale, al quale non sarà presente il Ministro dell’Ambiente, ma solo un suo collaboratore.”

Gli esponenti del Pd criticano il fatto che fino a pochi giorni fa la questione del Lago Trasimeno non fosse mai stata considerata a livello nazionale. Le dichiarazioni della presidente Tesei e la proposta di nominare un commissario per la gestione del lago sono state liquidate come “propaganda elettorale”. Meloni e Bori ritengono invece che il Trasimeno necessiti di interventi concreti, che coinvolgano tutte le istituzioni locali, il governo nazionale e il Parlamento Europeo, sottolineando che non è accettabile che la questione venga strumentalizzata per fini elettorali.

I due consiglieri chiedono un approccio serio e collettivo alla gestione del lago, invocando risorse strutturali e la semplificazione dei processi. A loro avviso, solo con la collaborazione tra i vari enti e un impegno corale si potrà evitare di compiere ulteriori errori, come quello che ha portato all’imbarazzo generale durante l’evento culturale “Isola del Libro”, tenutosi recentemente. Concludono affermando che “serve abbandonare gli interessi di partito e le furberie e iniziare a lavorare insieme prima che sia troppo tardi”.

La critica dei consiglieri si inserisce in un quadro più ampio di tensione politica in vista delle elezioni regionali in Umbria, dove il Partito Democratico accusa la destra di voler strumentalizzare problematiche locali a fini elettorali.

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