
Esame autoptico conferma la causa, oggi i funerali a Moiano
Una patologia del sangue congenita e non diagnosticata ha causato il decesso di Giada Coppola, giovane di 22 anni, dopo una settimana di malessere. Il problema, non individuabile senza un esame specifico, è stato aggravato dalla somministrazione di eparina, farmaco utilizzato per prevenire trombosi dopo un intervento al ginocchio. Il medicinale, invece di proteggerla, ha avuto effetti letali a causa della sua condizione. E’ quanto scrive oggi Egle Priolo sul Messaggero Umbria.
L’autopsia condotta presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia ha confermato che la giovane non aveva manifestato sintomi che potessero portare a un’indagine approfondita sulla sua salute ematica. Per questo motivo, la famiglia ha deciso di non sporgere denuncia, considerando il decesso una tragica fatalità. La madre, Barbara Strippoli, ha dichiarato al Messaggero che spera si sia trattato di una semplice questione di destino.
Oggi, a Moiano, si terranno le esequie della ragazza nella chiesa parrocchiale alle 14.30. Le comunità di Moiano e Città della Pieve si sono unite nel cordoglio per la famiglia. Numerosi amici, forse più di quanti Giada stessa potesse immaginare, parteciperanno alla cerimonia per l’ultimo saluto.
Nei momenti critici del malore improvviso, il fratello di 12 anni ha tentato di rianimarla con un massaggio cardiaco, come riferito dalla madre. Un gesto disperato che non è riuscito a salvarla, ma che rimane il simbolo di un destino implacabile.
La famiglia ha scelto di concentrarsi sul lutto e sull’addio, evitando azioni legali. Il decesso di Giada Coppola rimane un caso di rara sfortuna, causato da una patologia sconosciuta e dall’effetto imprevisto del farmaco somministrato.
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