Lago Trasimeno, avvio dei dragaggi l’11 agosto

Lago Trasimeno, avvio dei dragaggi l'11 agosto

Montedoglio alimenterà il lago a partire da novembre

Partiranno l’11 agosto le operazioni di dragaggio nei pressi di Passignano sul Trasimeno e San Feliciano, avviando concretamente la sequenza di interventi previsti per il rilancio infrastrutturale e ambientale del lago Trasimeno. La conferma arriva dall’assessora regionale Simona Meloni, che ha reso pubblico il cronoprogramma completo delle attività pianificate, anticipando anche che da novembre inizierà il rilascio dell’acqua dalla diga di Montedoglio, atteso da oltre vent’anni.

Secondo quanto tracciato dalla Regione Umbria – come scrive Sa.Mi su La Nazione -, i primi lavori di escavo verranno eseguiti nei due principali porti turistici nella zona nord-orientale del bacino. Seguiranno, a metà settembre, altri interventi a Castiglione del Lago, in concomitanza con una regata velica di rilievo nazionale, quindi di nuovo un ritorno operativo a Passignano e San Feliciano. Parallelamente, sono già in corso valutazioni e attività preliminari a Sant’Arcangelo, località strategica per l’equilibrio delle attività di pesca professionale.

Il progetto, basato su una sinergia pubblico-privato, non intende interferire con la filiera economica e produttiva legata al lago, in particolare alla pesca tradizionale. Per questa ragione è attivo un confronto quotidiano con l’Unione dei Comuni del Trasimeno e le associazioni dei pescatori, con l’obiettivo di garantire la continuità del lavoro e individuare soluzioni sostenibili durante tutte le fasi degli interventi.

Meloni ha inoltre messo in guardia da quanto definito un pericoloso circolare di informazioni errate, che, secondo l’amministrazione regionale, rischia di danneggiare l’immagine del Trasimeno proprio nel momento in cui si stanno concretizzando azioni strutturali e di rilancio anche dal punto di vista promozionale e turistico.

«Non è vero che tutto partirà solo nel 2026 – ha precisato l’assessora – i lavori cominciano adesso e sono frutto di una programmazione portata avanti da otto mesi con grande impegno». In particolare, Meloni ha sottolineato come le manutenzioni delle darsene e delle aree portuali non venivano eseguite da molto tempo e che l’attuale cronoprogramma rappresenta una risposta concreta a un’inerzia accumulata nel tempo.

La roadmap prevede anche, da novembre, l’immissione di acqua proveniente dalla diga di Montedoglio, con l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio idrico del bacino del Trasimeno, in risposta ai ciclici problemi di secca. Il 21 luglio scorso è stato infatti aperto un primo flusso sperimentale verso Tuoro sul Trasimeno, a cui seguiranno sei settimane di analisi tecniche e monitoraggi per valutare l’impatto e la qualità dell’acqua immessa.

Nel frattempo, ha spiegato Meloni, è stato sbloccato un finanziamento di 1,78 milioni di euro, che era fermo presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) da due anni e mezzo. Queste risorse verranno impiegate per interventi strutturali su tutte le altre darsene del lago, da avviare nel 2026. Prima di procedere, tuttavia, sarà effettuato un ulteriore sopralluogo tecnico per individuare i punti più critici su cui concentrare le azioni prioritarie.

L’intero piano d’azione punta a garantire una gestione sistematica e continuativa dei dragaggi, che da primavera 2026 seguiranno un calendario ciclico e programmato, riducendo l’urgenza di interventi emergenziali. La strategia include, oltre alla salvaguardia ambientale, una componente di sviluppo economico e turistico, in un’ottica di valorizzazione del Trasimeno come risorsa multifunzionale per l’Umbria.

Nessun ritardo, dunque, secondo l’assessorato, ma un cronoprogramma già in attuazione, che mira a rendere più efficiente e resiliente l’intero ecosistema del lago. Meloni ha infine ribadito che, pur rimanendo aperta alle osservazioni critiche, rifiuta gli attacchi strumentali, definendoli dannosi non tanto per la politica, quanto per il territorio e per il futuro del Trasimeno.

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