
Premio a Sirci, concerti medievali e jazz fino al finale
Un dialogo intenso in piazza Doni ha dato avvio alla penultima giornata del Corciano Festival, giunto alla sua 61esima edizione. Al centro dell’incontro il presidente della Sir Safety Perugia, Gino Sirci, insignito del premio Umbria del Cuore, riconoscimento ideato da Anna Lia Sabelli Fioretti. La conversazione, guidata dal giornalista Luca Pisinicchia insieme all’ex campionessa di pallavolo Chiara Arcangeli, ha offerto al pubblico il racconto di una carriera costellata da sogni, sacrifici e conquiste.
Sirci ha ricordato i primi passi mossi con l’obiettivo di portare la squadra fino alla Serie A2, traguardo che con impegno e determinazione si è trasformato in una scalata verso la massima serie A1. Un percorso condiviso con i tifosi, sempre presenti sugli spalti di Perugia e in trasferta, considerati dallo stesso patron come parte integrante della società. «La sportività prima di tutto», ha sottolineato, rimarcando il valore umano che accompagna lo spirito competitivo.
Accanto al presidente è intervenuto anche il centrale argentino Sebastian Solé, punto di riferimento per la squadra e profondamente legato al territorio umbro. Nel suo intervento ha definito l’Umbria «un cuore verde ricco di borghi meravigliosi», un luogo che resterà tra i capitoli più importanti della sua esperienza personale e professionale.
La musica ha poi dominato la scena della serata. Nella chiesa museo di San Francesco è andato in scena il concerto dal titolo “Quinquaginta annos Veris dulcis in tempore”, dedicato ai 50 anni dei Menestrelli di Corciano. I musicisti, diretti dal maestro Giovanni Brugnami, hanno eseguito brani tratti dal celebre Codex Buranus, accompagnati da suggestive proiezioni curate da Lucio Zucchetti, capaci di immergere il pubblico in atmosfere medievali.
La festa è proseguita in piazza Coragino, trasformata in palcoscenico per il concerto jazz che ha visto protagonista Cristiano Arcelli al sax alto insieme al Corciano Festival Jazz Ensemble, composto da Pedro Spallati (sax tenore e clarinetto), Andrea Angeloni (trombone), Alessio Capobianco (chitarra elettrica), Alessandro Bossi (basso) e Dario Rossi (batteria). Il repertorio ha spaziato dalle composizioni di Arcelli a celebri pagine di Duke Ellington e Thelonious Monk, offrendo un viaggio tra sperimentazione e tradizione.
Il gran finale del festival è atteso per la serata di oggi, 17 agosto, con l’apertura della caratteristica Taverna del Duca alle 20 e, alle 21.30 in piazza Doni, lo spettacolo “Amargura”. Protagonista la cantante sarda Elena Ledda, che si esibirà con la Corciano Festival Orchestra Lab, accompagnata dal musicista Mauro Palmas (mandola e liuto). Ad arricchire il concerto sarà la partecipazione straordinaria del clarinettista Gabriele Mirabassi, con la direzione del maestro Alessandro Celardi.
Il programma, che unisce tradizione, innovazione e contaminazioni artistiche, rappresenta uno dei momenti più attesi dell’intera manifestazione. La 61esima edizione dell’Agosto Corcianese è stata organizzata dall’associazione Turistica Pro Loco Corcianese, in collaborazione con il Comune di Corciano, il sostegno della Regione Umbria, della Banca Centro Toscana Umbria – Gruppo BCC Iccrea e di numerose realtà imprenditoriali locali, che hanno reso possibile un cartellone ricco di appuntamenti.
L’edizione 2025 ha così offerto giorni di musica, sport e cultura capaci di animare le piazze e i luoghi storici della città, confermando il ruolo del festival come appuntamento di primo piano nella scena culturale umbra e nazionale. L’energia del pubblico, la partecipazione delle istituzioni e l’entusiasmo degli artisti hanno tracciato un filo comune, unendo generazioni diverse sotto il segno della passione condivisa.
Con l’ultima nota che risuonerà stasera, il sipario calerà su un’edizione che ha saputo conservare la memoria del passato e allo stesso tempo guardare al futuro, mantenendo vivo lo spirito di una comunità che trova nella cultura, nello sport e nella musica la propria identità più autentica.
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