Francesco ispira visioni a Palazzo della Corgna 2026

Francesco ispira visioni a Palazzo della Corgna 2026

Arte, memoria e luce per il progetto “Anima Umbra” Sodini

A Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago è aperta al pubblico la mostra “E nacque un miracolo. Visioni contemporanee nel segno di San Francesco”, inaugurata lo scorso 4 dicembre e destinata a rimanere allestita fino al 15 marzo 2026 come primo tassello del progetto “Anima Umbra. Il mondo di Angelo Sodini”. Il percorso, prodotto da Lagodarte Impresa Sociale in collaborazione con l’associazione “La Casa degli Artisti” di Perugia e curato dal critico d’arte Andrea Baffoni, nasce da una frase dello scrittore castiglionese Angelo Sodini, di cui si celebrano i 150 anni dalla nascita, e si salda idealmente alle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte del “poverello di Assisi”.

Le sale storiche del palazzo rinascimentale ospitano un itinerario fra tradizione e avanguardia, costruito come un dialogo serrato tra linguaggi artistici diversi e memoria dei grandi protagonisti umbri del Novecento. La presidente di Lagodarte, Nadia Pasquali, ha sottolineato la risposta calorosa del pubblico nelle prime giornate di apertura, interpretandola come la conferma di un lavoro di squadra portato avanti da un team di professionisti e dalla stretta sinergia con l’Amministrazione comunale di Castiglione del Lago. Il messaggio francescano, declinato come modello di civiltà oltre che di spiritualità, viene proposto come chiave di lettura attuale in un contesto segnato da tensioni globali, con l’obiettivo di rilanciare parole di pace e di fratellanza.

Il percorso espositivo si articola in tre sezioni. La parte contemporanea, ospitata nelle prime tre sale, è dedicata ad artisti viventi che interpretano il messaggio di San Francesco attraverso opere dal forte valore simbolico, non limitate alla mera rappresentazione figurativa del santo ma orientate a restituire allo spettatore la meraviglia della sua testimonianza. Pittura, scultura, ceramica, tecniche tradizionali e installazioni luminose si intrecciano con ambientazioni video immersive che trasformano le stanze storiche in spazi percettivi cangianti, dove il visitatore è chiamato a un coinvolgimento sensoriale e interiore.

L’apertura della sezione contemporanea è affidata a un omaggio al Futurismo, corrente alla quale l’Umbria diede un contributo di primo piano attraverso Gerardo Dottori. In questa soglia ideale tra passato e presente trovano posto le opere di Alessandro Bruschetti, don Nello Palloni e dell’artista Antonio Fiore, che raccolgono l’eredità futurista declinandola in chiave di arte sacra. Accanto a loro, un tributo particolare è riservato a Bruno Orfei, figura centrale nel panorama culturale umbro, le cui tele in juta uniscono la povertà della materia alla vitalità delle forme e del colore, evocando la sobrietà francescana e, insieme, una gioiosa apertura al mondo.

La sezione storica, allestita nella quarta e quinta sala, riallaccia direttamente il filo con le celebrazioni francescane del 1926. Qui il pubblico incontra opere autentiche di Gerardo Dottori, maestro dell’aeropittura e interprete originale dell’avanguardia italiana, che in quell’occasione partecipò al concorso bandito dalle Poste del Regno per la realizzazione di sei francobolli commemorativi del settimo centenario della morte di San Francesco. Accanto ai dipinti sono presentati materiali d’archivio che restituiscono il clima culturale dell’epoca: testi inediti di Angelo Sodini e una lettera che testimonia il suo intenso rapporto epistolare con Gabriele D’Annunzio, a conferma del ruolo del letterato castiglionese nella rete intellettuale italiana del primo Novecento.

Il percorso si chiude con una terza sezione interamente dedicata al linguaggio video, concepita per offrire al pubblico un’esperienza immersiva, sospesa tra immagini, luce e suono. Nella Sala del Teatro una grande installazione realizzata dal collettivo Movimento Creative Label, guidato da Simone Pucci, propone una interpretazione visiva dei luoghi e delle opere d’arte che lungo i secoli hanno raccontato la figura di San Francesco, trasformando il visitatore in protagonista di un viaggio emotivo che attraversa monasteri, affreschi, paesaggi e simboli. Nell’ultima sala espositiva il progetto “San Francesco: eco di visioni” di Claudio Solfiti introduce una narrazione “avatarica” del santo, costruita su flussi visivi che oscillano tra riferimenti iconografici tradizionali e nuove forme di interpretazione contemporanea, invitando a interrogarsi su come l’immaginario francescano continui a rigenerarsi nell’era digitale.

Numerosi sono gli artisti contemporanei coinvolti, ognuno con una propria declinazione del tema francescano. Tra questi compaiono Sabato Ariante, Maria Cristina Bigerna, Alessia Biscarini, Devid Biscontini, Alberto Brutti, Carla Medici, Eleonora Pascai, Ulderico Cassetta, Teresa Chiaraluce, Matisse Marchetti, Fausto Minestrini, Paolo Pasticci, Isabelle Salari, Giancarlo Santi, Mario Sciarra, Roberto Sportellini e Mauro Tippolotti, chiamati a trasformare in immagini il sentimento di fraternità con il creato, l’attenzione agli ultimi e la ricerca di una spiritualità essenziale. Le loro opere compongono un mosaico di sguardi che attraversa generazioni, tecniche e poetiche, dimostrando come il messaggio di San Francesco continui a ispirare riflessioni sull’uomo, sulla natura e sulla responsabilità collettiva.

La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17, con ingresso compreso nel biglietto del Percorso Monumentale Palazzo della Corgna – Rocca Medievale, che permette di visitare insieme spazi espositivi, affacci panoramici e ambienti storici del complesso. Per i residenti nel Comune di Castiglione del Lago l’accesso è gratuito, in un’ottica di forte radicamento territoriale e di valorizzazione della comunità locale, chiamata a riconoscersi in un progetto che intreccia memoria cittadina, spiritualità francescana e linguaggi del contemporaneo.

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