“Mare di Mezzo, in cammino per Francesco” fa tappa a Castiglione
L’Amministrazione comunale patrocina e sostiene l’operazione “Mare di Mezzo in cammino per Francesco”, l’avventura del liutaio cortonese Giulio Carlo Vecchini che ha costruito una chitarra con i frammenti delle barche dei migranti e che domenica mattina parte a piedi da Cortona per recarsi a Roma dove verrà ricevuto in Vaticano da papa Francesco.
Fonte Ufficio stampa
Comune Castiglione del Lago
Domenica 3 aprile verso le 17 Castiglione del Lago sarà teatro della prima tappa con una piccola esibizione musicale al pontile di attracco dei traghetti. Ad ogni tappa Vecchini ripeterà il suo breve concerto e tutto il percorso verrà ripreso da una troupe che pubblicherà un diario di viaggio: alla fine verrà prodotto un documentario.
Il pellegrinaggio è organizzato dall’associazione Omnia Tourist Services di Camucia, fondata e costituita da guide e accompagnatori turistici regolarmente abilitati, che ha come scopo lo sviluppo e la promozione di una cultura del turismo rispettosa dell’ambiente con le sue peculiarità geografiche, artistiche, architettoniche, storiche e archeologiche. Omnia si propone altresì di contribuire alla tutela, valorizzazione e promozione del suddetto patrimonio, tramite l’offerta di visite guidate ed itinerari per la riscoperta del territorio, della tradizione, della storia e del folclore locale. Dal 2021 Omnia si è impegnata nel progetto di valorizzazione della Via Lauretana attraverso visite guidate e percorsi strutturati lungo il tratto da Cortona a Siena: il progetto è appoggiato anche dall’associazione Cortona On The Move.
«Produco e restauro strumenti musicali nel laboratorio Makassar di Cortona – spiega Giulio Carlo Vecchini – e sono un professionista apprezzato per il mio lavoro e conosciuto anche per i miei progetti musicali. Nel 2015 ho avviato un progetto particolare: ho costruito una chitarra con i legni recuperati dai barconi arrivati a Lampedusa con i migranti.
Questo strumento è stato scelto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite come simbolo della Giornata Mondiale dei Rifugiati e da allora è in perenne movimento passando di mano in mano agli artisti che ne sostengono la visione».
Lo strumento infatti ha avuto risonanza mediatica grazie all’appoggio di personaggi come Carlos Santana, Bob Geldof, Patti Smith, Marc Ribot, John Scofield, Franz Ferdinand e di molti musicisti italiani, fra cui Jovanotti, Vinicio Capossela, Paolo Fresu. «Ho chiamato la chitarra “Mare di Mezzo” perché è un progetto musicale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dei movimenti migratori del Mediterraneo. La chitarra suona i canti di chi non ha voce ed è diventato un simbolo riconosciuto di accoglienza e di fratellanza, di tolleranza e amore per il prossimo».
Il 27 aprile è stata concessa a Vecchini e a Mare di Mezzo un’udienza con papa Francesco: «È mia intenzione partire dalla città di Cortona e arrivare in Vaticano come pellegrino a piedi e con lo strumento sulle spalle. Oltre venti giorni di cammino lungo la Via Lauretana per Siena e poi Via Francigena fino a Roma: più di 350 chilometri fra Toscana e Lazio. Verrò accompagnato da due operatori video per documentare e raccontare il percorso della chitarra con foto, audio e video e ho programmato delle session itineranti lungo le tappe con musicisti e ospiti, in luoghi magnifici intrisi di storia. Il materiale prodotto sarà diffuso online come diario di viaggio in tempo reale ed è finalizzato alla produzione di un documentario. Sarà interessante documentare il viaggio della chitarra, raccontare i luoghi che incontreremo e far suonare musicisti e ospiti nelle varie location. In movimento nella natura, nel riverbero delle valli, lungo le strade dei paesini. Alcuni musicisti si sono offerti di percorrere parti del cammino insieme a noi come una “marching band”, altri li incontreremo all’arrivo delle tappe per delle session dedicate.
Sto coinvolgendo alcuni chitarristi di calibro come ospiti speciali, i primi ad aver aderito sono Riccardo Onori, Teho Teardo, Giuseppe Scarpato e Francesco Moneti. Il viaggio è dedicato alle storie dei migranti e dei profughi di tutto il mondo e un pensiero in questo particolare momento va alla situazione Ucraina. Il progetto è pensato per sensibilizzare l’opinione pubblica su queste gravi situazioni ma vuole anche dare un aiuto concreto appoggiando e promuoveremo la raccolta fondi organizzata da Croce Rossa Italiana, UNHCR e UNICEF per sostenere il popolo ucraino in fuga dalla guerra».
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