
MAGIONE – «Se non partiamo dall’idea che il Trasimeno è un sistema idrico integrato di cui fanno parte anche i laghi di Chiusi e Montepulciano, non potremo mai affrontare seriamente le criticità del Trasimeno». Con queste parole segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, Giorgio Cesari presente all’incontro promosso da Goletta dei laghi, Legambiente, in occasione dell’annuale operazione di monitoraggio delle acque interne, ha spiegato la necessità di un lavoro integrato di tutti i soggetti che, a diverso titolo, lavorano o si occupano del Trasimeno. « Il problema non sono le analisi – ha proseguito – ma la sintesi. Questa deve coinvolgere tutti i soggetti e portare ad una programmazione che porti a definire, a livello europeo, progetti in cui si possa dire chiaramente cosa si vuole fare».
Il confronto ha visto anche la partecipazione di Arpa Umbria che ha definito le differenze tra il lavoro fatto dall’agenzia regionale e l’associazione ambientalista che hanno avviato una proficua collaborazione. «Si tratta di realtà che operano con finalità diverse» – ha spiegato il responsabile Paolo Stranieri. «Goletta dei laghi effettua prelievi a campione in diverse località su segnalazione di cittadini, o altri soggetti, che possono individuare criticità temporanee o persistenti. Il lavoro di Arpa si svolge durante tutto l’anno in luoghi particolarmente sensibili tenendo sotto controllo tutti i parametri che garantiscono la qualità delle acque e, nel periodo estivo, la balneazione».
Il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, ha ricordato i forti investimenti per la realizzazione dei due sistemi di depurazione realizzati attorno del lago e ribadito la necessità di una revisione del piano di gestione del bacino.
Giancarlo Mazzasette, Regione dell’Umbria, in merito al nuovo piano di distretto in approvazione, ha dichiarato la volontà dell’ente di inserire delle valutazioni di dettaglio cercando di capire da dove vengono le criticità. «Il problema – ha affermato – è che gli impianti pubblici sono una minoranza rispetto a quelli privati e difficili da individuare».
Goletta dei laghi,
Legambiente, per il secondo anno al Trasimeno, attraverso la responsabile per l’Umbria, Alessandra Paciotti, ha ricordato le finalità dell’associazione «che sono quelle di individuare i punti critici, con particolare attenzione alle situazioni in cui intravediamo un rischio più elevato di inquinamento da cariche batteriche e da microplastiche». I risultati dei prelievi effettuati nella giornata di martedì saranno resi noti venerdì prossimo in un incontro a Terni.
Aurelio Cocchini, presidente della Cooperativa pescatori del Trasimeno, nel suo intervento ha elogiato l’iniziativa che ha messo insieme tutte le parti in causa consentendo a tutti di comprendere meglio le dinamiche legate al lavoro che fanno le istituzioni, e il contributo che possono dare soggetti come la cooperativa da lui presieduta. “Abbiamo sempre visto iniziative come quelle di Legambiente qualcosa da cui difendersi. Si tratta invece di opportunità, come l’incontro di oggi ha dimostrato, per consentire con un monitoraggio continuo del lago di affrontare tempestivamente criticità mantenendo quelle buone condizioni che oggi lo caratterizzano”
All’incontro erano presenti
Tra i presenti all’iniziativa anche Renzo Silvestri, consigliere del comune di Tuoro, Lucia Ghetti, Regione Umbria, Remo Pelillo Autorità di bacino, Fausto Scricciolo, sindaco di Città della Pieve, Christian Gatti, comune di Passignano, Giuliano Scarponi, Lega Navale Italiana, Walter Sembolini della cooperativa pescatori del Trasimeno.
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