Giuliano Granocchia (Umbria Più Uguale): “Un rinnovato impegno per il Trasimeno-Alto Orvietano”

Dai nostri seminari di febbraio e recentemente a Perugia, SEL ed “Umbria più Uguale” hanno posto il problema di alcune criticità nel settore socio-sanitario che dovranno essere affrontate e risolte dalla nuova Giunta Regionale: la questione anziani non autosufficienti, il problema della rete ospedaliera e distrettuale.

SEL si batterà, nella lista regionale “Umbria più Uguale”  di cui fa parte, per la democratizzazione del Servizio Sanitario umbro sostenendo la proposta di legge, già al dibattito in Regione e sostenuta da centinaia di firme di umbri, per la creazione dei comitati di indirizzo a livello dei Distretti Sanitari, con la partecipazione vincolante dei rappresentanti degli Utenti e degli Operatori.

Una criticità da risolvere, oltre quella importante che è il rinnovamento strutturale necessario per l’attuale Ospedale di Terni, in seria crisi strutturale, sarà sicuramente quella del Trasimeno-Pievese.

Tramontata per ora l’ipotesi del Nuovo Presidio, già prevista nel piano della Regione e della intesa Stato-Regioni e condivisa da tutti i Comuni ma che dovrà comunque essere ripresa per l’importante  investimento finanziario ed umano necessario a questo comprensorio in seria difficoltà, è ora di rilanciare l’integrazione tra Passignano, Castiglione del Lago e Città della Pieve, in una ottica di stretta collaborazione con l’ospedale di Perugia.

L’importanza del Centro Riabilitativo di Passignano, dovrà fare il paio con Castiglione del Lago dove sono in corso necessari lavori di adeguamento sismico e Città della Pieve: in questo ultimo caso non ci soddisfa assolutamente, come SEL Umbria, la sottovalutazione della Giunta Regionale di questa area e di questo Presidio Sanitario, necessario alle popolazioni del Pievese, dell’Alto Orvietano e della Bassa Toscana limitrofa, che rischiano di rimanere senza veri servizi ospedalieri di livello, distanti dagli altri centri sanitari.

In particolare l’integrazione tra Castiglione e Città della Pieve, deve tornare ad essere ottimale, salvaguardando per il pievese i Servizi Medici e di Urgenza, il Centro Ictus (tra i 10 migliori nazionali secondo il Ministero della Sanità), la riabilitazione, la Chirurgia Oculistica e Programmata,  la diagnostica, importantissima per le popolazioni anziane, sfruttando tutta la rete già esistente di Teleassistenza radiologica e cardiologica e del laboratorio di chimica clinica.

Chiederemo pertanto, alla Presidente Marini, un serio rinnovato impegno di finanziamento e di riconsiderazione per l’intera area lacustre Alto Orvietana.

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