Urat in prima linea per gli sfollati del terremoto

Raiconi: «Disponibilità da parte di tutti gli associati per una buona accoglienza»

Marcello Cresti e Augusto Raiconi

«Voglio esprimere la piena solidarietà, a nome mio e di tutti gli operatori del consorzio Urat, alle popolazioni di Umbria e Marche duramente colpite dalle tremende scosse degli ultimi giorni ed in particolare agli imprenditori del turismo che sono il motore trainante dell’economia di quelle zone». Così Augusto Raiconi, presidente del Consorzio Urat, l’associazione fra gli operatori turistici che mette insieme oltre 100 associati nel territorio Trasimeno-Pievese e che produce un fatturato di decine e decine di milioni di euro e un indotto calcolato in oltre 150 milioni all’anno.

Al Trasimeno le strutture ricettive sono tutte perfettamente agibili e questo consente di ospitare le popolazioni sfollate: infatti la decisione di chiudere le scuole, imposta dalla Regione Umbria, appare come una estrema precauzione che ha attirato anche qualche critica. Ottima l’accoglienza da parte degli operatori ma anche di tutta la popolazione, che in queste ore si sta adoperando per raccogliere materiale di necessità per gli sfollati che hanno perso tutto.

«I drammatici eventi sismici – prosegue Raiconi – hanno fatto scattare in noi operatori del Trasimeno una pronta e concreta disponibilità verso le numerosissime famiglie accolte nelle varie strutture della zona. Confermo l’impegno dell’Urat ad operare per creare le condizioni per far sì che la loro permanenza al Trasimeno sia vissuta riducendo, per quanto possibile, gli effetti della dolorosa lontananza dal proprio ambiente, dalle case e dalle attività economiche».

La fortuna di non essere colpiti dal terremoto ha fatto scattare negli operatori del Trasimeno, e in tutta la cittadinanza, una solidarietà attiva e concreta verso gli abitanti della Valnerina.

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