Furto con abbraccio a Castiglione, 32enne denunciata

Furto con abbraccio a Castiglione, 32enne denunciata

Vittima un 73enne, identificata la sospettata alla stazione

Furto con abbraccio – Una donna di 32 anni, senza fissa dimora e di origine straniera, è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia con l’accusa di furto con destrezza. L’episodio si è verificato a Castiglione del Lago nel pomeriggio di martedì, dove un uomo di 73 anni è stato derubato del proprio anello in oro attraverso la cosiddetta “tecnica dell’abbraccio”.

Secondo quanto accertato dai militari della locale Stazione dei Carabinieri, l’anziano stava camminando per le vie del centro cittadino quando è stato avvicinato dalla giovane. Quest’ultima, fingendo di avere bisogno di informazioni stradali, ha iniziato a interagire con l’uomo in modo apparentemente cordiale.

Dopo il primo approccio verbale, la donna ha cambiato tono, facendo intendere all’interlocutore la possibilità di prestazioni sessuali in cambio di una non specificata ricompensa.

Il 73enne ha immediatamente respinto l’offerta, ma la donna, con una mossa improvvisa, lo ha abbracciato. In quel frangente, approfittando del contatto fisico ravvicinato, è riuscita a sottrargli l’anello d’oro che portava al dito senza che l’uomo se ne accorgesse subito.

Furto con abbraccio

Solo alcuni minuti più tardi, una volta allontanatasi, la vittima ha notato la scomparsa del gioiello. Comprendendo di essere stato raggirato, ha immediatamente allertato i Carabinieri, fornendo una descrizione dettagliata della donna.

Le forze dell’ordine hanno attivato le ricerche nella zona, in particolare nei pressi della stazione ferroviaria del comune lacustre, luogo ritenuto potenzialmente utile ai fini dell’individuazione della sospettata. Dopo poco tempo, i militari hanno rintracciato una donna corrispondente ai tratti segnalati, che si aggirava nei pressi dello scalo ferroviario.

Sottoposta a perquisizione personale, la giovane non è stata trovata in possesso dell’anello sottratto, ma gli elementi raccolti hanno portato i Carabinieri a procedere nei suoi confronti.

Il 73enne, recatosi presso la caserma, ha formalizzato la denuncia riconoscendo con certezza la persona bloccata come l’autrice del furto. I militari, al termine delle attività investigative, hanno inoltrato il fascicolo alla Procura competente, segnalando la donna come presunta responsabile del reato di furto con destrezza.

La tecnica utilizzata, nota come “abbraccio del ladro”, è un modus operandi già riscontrato in vari territori, spesso applicato da soggetti con precedenti specifici. Anche in questo caso, la persona denunciata risulta essere già nota alle forze dell’ordine per episodi analoghi registrati in altre località.

La modalità dell’azione si basa sull’inganno e sull’abilità manuale del soggetto, che sfrutta la confusione generata dal contatto fisico improvviso per sottrarre oggetti di valore, prevalentemente monili e orologi. L’effetto sorpresa, unito alla rapidità del gesto, rende spesso difficoltoso un intervento tempestivo da parte delle vittime.

La denuncia a piede libero rappresenta il primo passo verso l’accertamento giudiziario dei fatti, mentre le indagini restano aperte per approfondire eventuali collegamenti con altri episodi simili. I Carabinieri proseguiranno nei controlli e nel monitoraggio di situazioni analoghe al fine di prevenire e reprimere furti con caratteristiche riconducibili alla medesima tecnica.

L’episodio riporta l’attenzione su un fenomeno diffuso e insidioso, spesso mirato a persone anziane o in condizioni di vulnerabilità. Le forze dell’ordine invitano la cittadinanza a segnalare immediatamente ogni comportamento sospetto, collaborando attivamente con le autorità per arginare condotte illecite di questo tipo.

Nel caso specifico, l’accuratezza della descrizione fornita dalla vittima e la rapidità dell’intervento hanno permesso di risalire in tempi brevi alla persona sospettata. Tuttavia, l’oggetto trafugato non è stato ritrovato, e non è escluso che possa essere stato ceduto o occultato nel breve lasso di tempo intercorso tra il furto e l’intervento dei militari.

L’intera vicenda si è svolta nel centro urbano di Castiglione del Lago, località umbra affacciata sul Trasimeno, dove simili episodi vengono seguiti con attenzione dalle forze di polizia locali. L’attenzione alla microcriminalità resta alta, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, quando la presenza di turisti e cittadini aumenta e con essa le opportunità per i malintenzionati.

La posizione della donna, ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, sarà definita nei prossimi sviluppi procedurali. L’esito del procedimento dipenderà dalle risultanze delle indagini e dalle eventuali valutazioni che saranno operate in sede giudiziaria. Nel frattempo, i Carabinieri rinnovano l’appello alla prudenza e alla segnalazione tempestiva di ogni anomalia che possa celare un rischio per la sicurezza personale o patrimoniale.

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