
La commedia e la poesia dell’immortale Eduardo De Filippo saranno protagoniste del Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago nell’originale serata di domenica 23. Anna Maria Ackermann e Mariano Rigillo, due grandi attori napoletani, per il terzo appuntamento del festival hanno preparato per il pubblico castiglionese “Omaggio a Eduardo”, un recital dedicato a uno dei migliori commediografi italiani di tutti i tempi, nel trentennale della morte.
La Ackermann interpreterà alcuni monologhi tratti dalle commedie che hanno reso famoso Eduardo nel mondo, come quello tratto da “Ha da passà ‘a nuttata”, mentre Rigillo leggerà alcune poesie scritte in gioventù e poi fra una commedia e l’altra: «Questa attività – spiegava Eduardo a proposito delle sue poesie – divenne per me un aiuto durante la stesura delle mie opere teatrali.
Mi succedeva, a volte, scrivendo una commedia, d’impuntarmi su una situazione da sviluppare in modo da poterla agganciare più avanti ad un’altra, e allora, messo da parte il copione, mi mettevo davanti un foglio bianco e buttavo giù versi che avessero attinenza con l’argomento e i personaggi del lavoro interrotto».
Anna Maria Ackermann ha raccontato la sua esperienza con Eduardo negli anni ’50 quando, giovanissima, ebbe la fortuna di apprendere ed “assorbire” l’arte nella scuola del grande maestro.
«Eduardo incarna la figura di autore, attore e regista in modo esemplare: stiamo parlando del più grande artista italiano del XX secolo e uno dei più grandi al mondo. Io ho imparato tutto da questo “mostro” del teatro, napoletano al cento per cento ma con una scrittura universale, tant’è che Eduardo viene rappresentato ovunque e capito ed apprezzato persino nella lontana Cina. Eduardo era severissimo, duro e a noi giovani metteva anche paura ma quando lui individuava un giovane con talento, un elemento positivo, diventava disponibilissimo e paziente. Peggiore trattamento riservava ai vecchi che magari venivano dall’avanspettacolo e tendevano ad impostare la recitazione a modo loro: con loro, come alla peraltro bravissima Pupella Maggio, diventava severissimo, quasi cattivo e diceva “I vecchi hanno i difetti, mentre i giovani li posso plasmare”».
Mariano Rigillo ha una lunghissima carriera fra cinema, teatro e televisione dove ha interpretato importanti sceneggiati televisivi che lo hanno reso famoso al grande pubblico. Nato a Napoli nel 1939 si è Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ha avuto come maestri Orazio Costa e Sergio Tofano. Nella seconda metà degli anni sessanta, si afferma in teatro cimentandosi sia nel repertorio classico (Seneca, Giordano Bruno, Shakespeare, Goldoni) che moderno (Bertolt Brecht, Pirandello, Giuseppe Patroni Griffi). La collaborazione con Giuseppe Patroni Griffi lo impegna in teatro, con Napoli, notte e giorno e Napoli, chi resta e chi parte, e gli consente di debuttare nel cinema con Metti, una sera a cena (1969). Qualche anno dopo interpreta Nino Bixio in Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini del 1972. Poi interpreta per la tv “I racconti del faro”, “Il mulino del Po”, “Dov’è Anna?”, “Storie della camorra”. Mentre prosegue la sua attività in teatro, per il cinema interpreta “Regina”, “Il postino” con Massimo Troisi e poi sempre per la televisione “Padre Pio”, “Ultimo”, “Nebbie e delitti”, “Eravamo solo mille”.
Anna Maria Ackermannviene dalla scuola di Eduardo de Filippo, con il quale debutta in teatro interpretando ruoli di attrice giovane in numerose commedie da lui scritte e dirette. In radio, negli anni sessanta, si distingue in alcuni radiodrammi e come ospite fissa alla trasmissione della domenica mattina “Spaccanapoli”. In televisione prende parte a numerosi sceneggiati, tra i quali si ricordano i “gialli” a puntate “Le inchieste del commissario Maigret”, “Sherlock Holmes: L’ultimo dei Baskerville”, “La donna di cuori”, “Un certo Harry Brent” e poi il dramma “Il cappello del prete” e “La Medea di Porta Medina”. Per il cinema ha interpretato “La pelle” di Liliana Cavani, “I figli… so’ pezzi ‘e core”, “‘O Re” di Luigi Magni con Giancarlo Giannini e Ornella Muti. Per il teatro sono da ricordare le sue interpretazioni in “Sorelle Materassi”, “Sò dieci anne”, “Femminile napoletano” e “Le sorprese del divorzi”. Protagonista anche di molti recital di poesia e prosa la Ackermann dal 2009 collabora con il Festival della Letteratura di Narni e si dedica all’insegnamento di recitazione e dizione al “Teatro Totò” di Napoli.
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