Avis Magione si dona solo con prenotazione, ora anche a Passignano

Avis Magione si dona solo con prenotazione, ora anche a Passignano

Avis Magione si dona solo con prenotazione, ora anche a Passignano

È la prenotazione l’arma vincente di Avis per sopperire alla carenza scorte di sangue, soprattutto al tempo della pandemia Covid-19. “Dopo dieci giorni difficilissimi a inizio marzo – spiega il presidente Avis Magione Roberto Taborchi – i ripetuti appelli, anche a livello televisivo, hanno incoraggiato e tranquillizzato i donatori, inizialmente intimoriti dalla possibile correlazione tra donazione e diffusione del virus. I centri di raccolta sono sicuri e costantemente monitorati, con scrupolose misure di sicurezza che tutelano la salute di tutti.

Le misure per il contenimento del contagio definite nel decreto ministeriale dell’8 marzo 2020 ed esteso il giorno successivo a tutto il territorio nazionale, in merito allo spostamento delle persone nel territorio, non sono applicate ai donatori di sangue e plasma durante il tragitto di andata e ritorno”.

“È in ogni caso indispensabile – fa sapere Taborchi – essere muniti di autocertificazione e foglio di conferma prenotazione. Per questo motivo, oltre che per consentire un’organizzazione ottimale delle risorse da parte della struttura ospedaliera, nei prossimi giorni sarà possibile donare al Sit di Perugia solo con prenotazione, scegliendo e comunicando in anticipo giorno e ora esatta alla propria Avis di riferimento; chi si recherà in autonomia sarà purtroppo invitato a ripresentarsi”.

Gli orari dei prelievi rimangono i consueti, dal lunedì al sabato e la terza domenica del mese, dalle 8 alle 11.30. In questa ottica, il servizio di prenotazione è stato rafforzato ed esteso anche al centro raccolta di Passignano, che garantisce posti per donare sangue intero tutti i lunedì, giovedì e terzo sabato del mese dalle 7:30 alle 10.40. L’attività ospedaliera, anche se in gran parte assorbita dall’emergenza, deve garantire supporto adeguato anche a tutte le altre necessità, a cominciare dalle 1800 persone che ogni giorno in Italia hanno bisogno di trasfusioni per sopravvivere.

“Per mettere alle spalle velocemente questa crisi – conclude il presidente – è necessario che tutti rispettino con scrupolo le indicazioni che ci vengono fornite, uscendo da casa solo in caso di necessità e per recarsi al centro trasfusionale, come suggerisce l’hashtag #escosoloperdonare. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. Il Coronavirus non ferma i donatori, i donatori possono aiutarci a fermare il Coronavirus”.

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