
Patrizia Mencarelli laureata in pianoforte, la musica sempre nel cuore
Il titolo è stato conseguito presso il Conservatorio di Perugia
Per la magionese Patrizia Mencarelli la musica è la passione di una vita realizzata attraverso: il diploma in pianoforte conseguito in giovanissima età, l’insegnamento, la carriera concertistica e, infine, la laurea a pieni voti in discipline musicali, indirizzo interpretativo-compositivo, orientamento pianoforte storico conseguita presso il Conservatorio di musica di Perugia. Il corso, altamente specialistico, è il primo in Italia ad essere stato approvato dal MIUR ( Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) su progetto del maestro Claudio Veneri. «Questa laurea è per me un importante punto di arrivo – spiega Patrizia Mencarelli -. Si tratta di uno studio molto complesso che mi ha permesso di approfondire la prassi esecutiva su pianoforti d’epoca più vicini allo stile compositivo dei musicisti classici. Come ventiduesima laureata in tutta Italia in questa disciplina mi ritengo veramente soddisfatta di aver ampliato la mia formazione pianistica. Per me un arricchimento professionale che spero di condividere con gli appassionati di questo genere musicale nelle mie future interpretazioni».
«Un obiettivo – prosegue la pianista – a cui sono arrivata con qualche difficoltà visti gli impegni familiari, artistici e lavorativi. In questo percorso sono state fondamentali alcune figure di alta competenza e umanità che ho avuto la fortuna di incontrare. Prima di tutto il maestro Claudio Veneri a cui si deve non solo l’istituzione di questa cattedra ma, anche, la realizzazione, a Fabriano, dello splendido Museo del pianoforte e del suono.
Una collezione preziosissima composta di pianoforti originali autentici». «Per la stesura della tesi – conclude – “La Sonata per pianoforte in Si bemolle maggiore D.960 di Franz Schubert e la divina lunghezza” è stato fondamentale il costante confronto con il mio relatore, il professore Francesco Scarpellini». La tesi di laurea è stata discussa davanti alla commissione composta, oltre che dal maestro Veneri e dal professor Scarpellini, dal direttore del conservatorio, Piero Caraba, dai maestri Stefano Ragni (controrelatore) e Pierluigi Di Tella La sonata è stata eseguita su un fortepiano originale “F.Hoxa” costruito a Vienna nel 1830 da Friederich Hoxa di proprietà del Conservatorio di Perugia.
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