
Briziarelli: “Rivedere la legge sui parchi regionali, un limite per lo sviluppo”
Briziarelli – Luca Briziarelli, esponente di Noi Moderati, ha annunciato l’intenzione di proporre la revisione della legge regionale sulle aree protette, inserendo questo punto nel programma della coalizione di centrodestra per le prossime elezioni regionali. Durante un incontro a Castiglione del Lago, Briziarelli ha sottolineato come il parco del lago Trasimeno, istituito con la legge regionale 9/1995, sia diventato un ostacolo sia alla tutela ambientale che allo sviluppo economico. “Il parco doveva rappresentare un’opportunità, ma si è trasformato in un vincolo insormontabile”, ha dichiarato, evidenziando la necessità di rivedere la normativa per consentire una gestione più equilibrata delle aree protette.
Durante l’evento, che si è svolto il 6 ottobre, Briziarelli ha partecipato alla presentazione della candidatura di Francesca Caproni e ha discusso delle difficoltà che cittadini, imprese e amministrazioni locali incontrano a causa delle attuali normative sui parchi regionali. In particolare, ha fatto riferimento all’area contigua del parco del Trasimeno e alla Zona di Protezione Speciale (ZPS), che coinvolge aree come San Feliciano e parte di Passignano sul Trasimeno, limitando ogni possibile iniziativa per lo sviluppo.
Briziarelli ha poi puntato l’attenzione su un aspetto specifico: l’impatto della normativa sull’area dell’ex aeroporto di Castiglione del Lago. “Questa zona, che potrebbe diventare un centro per manifestazioni e offrire nuove opportunità turistiche, è bloccata da vincoli ambientali che ne impediscono la valorizzazione. Inoltre, il Trasimeno, che ha una grande rilevanza storica nell’ambito dell’aviazione italiana grazie agli idroscali e agli idrovolanti, potrebbe essere ulteriormente promosso per il turismo e lo sviluppo culturale”, ha affermato Briziarelli.
L’ex senatore ha esteso la critica anche ad altri parchi regionali dell’Umbria, come quello del fiume Tevere, del fiume Nera, di Colfiorito, del Monte Subasio e del Monte Cucco. Quest’ultimo, ha specificato, è talmente vincolato che perfino l’organizzazione di eventi come i campionati di deltaplano risulta complicata. “Il problema non riguarda solo il Trasimeno”, ha dichiarato, “ma interessa tutte le aree naturali protette della regione. È necessario cambiare la legge per consentire uno sviluppo sostenibile che non penalizzi i cittadini e le imprese”.
Secondo Briziarelli, la revisione della normativa non significherebbe abbandonare la tutela dell’ambiente, ma piuttosto trasformarla in un volano per l’economia locale. “La tutela ambientale deve essere reale, non solo sulla carta, e deve poter convivere con lo sviluppo del territorio”, ha affermato. Ha inoltre sottolineato come Noi Moderati intenda portare avanti questa battaglia per garantire un futuro più prospero per l’Umbria, dove le bellezze naturali possano diventare una risorsa per le comunità locali.
La proposta di Briziarelli, quindi, punta a trovare un equilibrio tra la conservazione dell’ambiente e le esigenze di sviluppo economico, rimuovendo i vincoli che finora hanno ostacolato la crescita di queste aree. La legge regionale 9/1995, che regola la gestione delle aree naturali protette in Umbria, secondo Briziarelli, non risponde più alle esigenze attuali del territorio e necessita di un aggiornamento che tenga conto delle nuove sfide economiche e ambientali.
L’incontro di Castiglione del Lago, a cui hanno partecipato anche Marino Mencarelli, capogruppo di Crescere dalle Radici in consiglio comunale, e diversi altri esponenti locali, ha messo in luce la volontà di Noi Moderati di fare della revisione delle leggi ambientali uno dei punti centrali della loro campagna elettorale. “Quello che chiediamo non è la cancellazione della tutela ambientale, ma una sua gestione più flessibile e razionale, che permetta di sfruttare le potenzialità del territorio senza compromettere la sua bellezza naturale”, ha concluso Briziarelli.
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