
Centrodestra chiede risposte all’Unione dei Comuni
La morte anomala e ricorrente di carassi sulle rive del lago Trasimeno torna al centro del dibattito politico locale. I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione urgente all’Unione dei Comuni del Trasimeno, rivolgendo richieste precise al presidente Sandro Pasquali in merito alla gestione dell’emergenza.
La situazione, secondo gli esponenti del centrodestra, richiede interventi immediati e un piano strutturato che permetta di prevenire disagi per i residenti e contraccolpi sull’attrattività turistica dell’area. La questione, affermano, non può più essere affrontata come se fosse una sorpresa: la ciclicità del fenomeno rende necessaria una risposta coordinata, puntuale e sistematica.
Al centro dell’interrogazione depositata dai consiglieri vi è la contestazione della mancanza di tempestività da parte dell’Unione dei Comuni nell’affrontare simili situazioni. La presenza di pesci in decomposizione lungo le sponde non solo costituisce un problema ambientale, ma solleva anche preoccupazioni di ordine igienico e sanitario. In merito, viene richiamata una comunicazione ufficiale dell’USL Umbria 1 che evidenzia i rischi sanitari derivanti dalla presenza delle carcasse e i potenziali effetti negativi sull’immagine turistica del comprensorio.
I firmatari del documento puntano il dito contro l’apparente assenza di un piano di emergenza operativo che possa essere attivato rapidamente in casi analoghi. Ritengono che l’Unione dei Comuni si ritrovi ogni volta impreparata, senza linee guida chiare per un’azione rapida e coordinata. A sostegno della loro posizione, denunciano come l’intervento dei sindaci sia avvenuto soltanto in seguito alla segnalazione dell’autorità sanitaria, con l’emanazione di un’ordinanza singolare rivolta agli stessi primi cittadini, fatto che secondo loro avrebbe rallentato ulteriormente le operazioni.
Il centrodestra locale solleva anche interrogativi sul coordinamento tra enti e sulla trasparenza delle comunicazioni rivolte alla cittadinanza. Secondo i consiglieri, risulta fondamentale non solo agire con tempestività ma anche informare in modo chiaro e tempestivo la popolazione e gli operatori del settore turistico, affinché si evitino allarmismi e si preservi la reputazione del lago Trasimeno come meta accogliente.
A tal proposito, viene avanzata la proposta di avviare una campagna informativa con l’obiettivo di rassicurare i turisti e la cittadinanza sulla qualità delle acque e sulla sicurezza delle attività lacustri. Tale iniziativa, sostengono i consiglieri, contribuirebbe a contenere i danni economici derivanti dalla percezione di un ambiente compromesso e permetterebbe di sostenere le attività ricettive del territorio.
L’interrogazione si inserisce in un contesto già segnato da un crescente malcontento tra residenti e imprenditori locali, molti dei quali lamentano ritardi nella rimozione dei pesci morti e nella bonifica delle aree colpite. La presenza di carcasse lungo i punti più frequentati dai visitatori viene vista come un segnale di incuria, incompatibile con le aspettative di chi sceglie il lago per le vacanze o le attività ricreative.
La gestione ambientale del lago, che negli ultimi anni ha più volte affrontato episodi di moria ittica, torna dunque al centro del confronto istituzionale, con l’opposizione che chiede conto delle strategie messe in atto per prevenire nuovi episodi. I consiglieri richiamano la necessità di adottare un piano di pronto intervento, sostenuto da risorse adeguate e da un sistema di monitoraggio continuo che permetta di agire prima che l’emergenza diventi ingestibile.
Nell’interrogazione, si sollecita infine l’attivazione di un tavolo tecnico permanente tra i Comuni dell’area, l’USL e gli enti preposti alla tutela dell’ecosistema lacustre, con l’obiettivo di elaborare una risposta strutturata al fenomeno e costruire un protocollo di azione condiviso. La speranza espressa dai consiglieri è che si possa finalmente superare quella che definiscono una “gestione episodica” e poco efficace delle criticità ambientali che periodicamente colpiscono il Trasimeno.
Il documento, depositato ufficialmente in data odierna, attende ora una risposta formale da parte del Presidente dell’Unione dei Comuni, cui spetta il compito di chiarire le responsabilità istituzionali e delineare le eventuali misure in fase di attuazione per affrontare l’attuale situazione.
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