Ritardi lavori alla Buozzi bloccano il rientro degli studenti a scuola

Ritardi lavori alla Buozzi bloccano il rientro degli studenti a scuola

Campus provvisorio ancora in uso e famiglie in forte disagio

Il ritorno dalle vacanze di Natale porta un’altra doccia fredda per gli alunni della scuola media di via Bruno Buozzi, ancora impossibilitati a rientrare nell’edificio principale, in ristrutturazione dal luglio 2021. La riapertura, inizialmente prevista per settembre 2023, era stata più volte rinviata e data come “quasi certa” per l’inizio del nuovo anno, ma anche questa scadenza è sfumata senza spiegazioni risolutive.

Da oltre due anni, centinaia di studenti sono costretti a seguire le lezioni nel campus scolastico temporaneo allestito tra l’ex aeroporto e l’area di Pozzuolo, una soluzione nata come emergenziale e diventata, di fatto, stabile. Un allestimento che ha superato il milione di euro di spesa, incidendo in modo significativo sul bilancio comunale e generando un crescente malcontento tra le famiglie.

Nel periodo invernale, la situazione si fa ancora più critica: l’impianto di riscaldamento del campus provvisorio risulta insufficiente, costringendo gli studenti a proteggersi dal freddo durante le ore di lezione. Un disagio che si somma alla frammentazione logistica, ai tempi di spostamento e alla mancanza di spazi adeguati per attività laboratoriali e momenti di socialità.

Dal 2023, l’associazione civica “La Voce dei Cittadini” mantiene alta l’attenzione sulla vicenda, denunciando una gestione dei lavori pubblici definita “non all’altezza delle necessità del territorio”. Secondo l’associazione, se si fosse optato per la costruzione di un nuovo edificio scolastico, i costi sarebbero stati inferiori rispetto alla ristrutturazione in corso, e gli alunni avrebbero potuto continuare a frequentare la sede originaria fino al completamento del nuovo complesso, evitando così anni di disagi.

La vicenda mette in luce un quadro più ampio: cantieri che non si aprono, interventi che procedono con lentezza e costi che lievitano, sottraendo risorse alle manutenzioni ordinarie del territorio, già in sofferenza. Una dinamica che alimenta sfiducia e frustrazione, soprattutto in una comunità che attende da troppo tempo risposte chiare e tempi certi.

Nel frattempo, studenti, docenti e famiglie si preparano a un nuovo periodo di lezioni nel campus provvisorio, con la speranza che il 2024 possa finalmente segnare una svolta concreta e non l’ennesimo rinvio.

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