Due persone trovate morte in casa a Po’ Bandino, indagini

Due persone trovate morte in casa a Po’ Bandino, indagini

Ipotesi femminicidio-suicidio, accertamenti dei carabinieri

Un uomo di 58 anni e una donna di 59 sono stati trovati privi di vita all’interno di un’abitazione di Po’ Bandino, frazione di Città della Pieve, nella tarda mattinata di sabato 29 novembre. Il rinvenimento è avvenuto dopo la segnalazione di un cittadino che aveva allertato le autorità. I carabinieri della Compagnia di Città della Pieve sono intervenuti poco prima delle 12, accedendo all’immobile dove i due conviventi giacevano senza vita. L’area è stata immediatamente isolata per consentire agli investigatori di avviare gli accertamenti necessari.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, sottufficiale dell’Aeronautica Militare in pensione, avrebbe esploso un colpo d’arma da fuoco contro la donna, colpendola al petto, e successivamente si sarebbe tolto la vita utilizzando la stessa pistola, sparando un colpo nella propria bocca. La provenienza dell’arma è oggetto di verifica attraverso accertamenti tecnici disposti dagli inquirenti. Le due persone convivevano nell’abitazione, di proprietà della donna, impiegata presso una ditta di servizi di pulizia.

Gli elementi raccolti nel corso delle prime ore di indagine rafforzano la pista del femminicidio-suicidio, ipotesi sulla quale sta lavorando la Procura della Repubblica di Perugia, che coordina le attività investigative. È emerso che l’uomo avrebbe contattato una terza persona poco prima dell’accaduto, lasciando intendere l’intenzione di compiere un gesto violento, senza però fornire dettagli specifici. L’avvertimento ha determinato l’immediato intervento di una pattuglia, che tuttavia, al proprio arrivo, ha trovato i due corpi ormai senza segni vitali.

All’interno dell’abitazione e nelle aree circostanti è stato eseguito un sopralluogo approfondito dal personale dell’Arma, supportato dai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Perugia. I tecnici hanno effettuato rilievi fotografici, raccolto tracce utili e repertato ogni elemento necessario a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. Il medico legale, intervenuto sul posto, ha svolto gli accertamenti preliminari sui due cadaveri, confermando la presenza di ferite compatibili con colpi d’arma da fuoco.

Al termine delle prime verifiche, le salme sono state predisposte per il trasferimento all’Istituto di Medicina Legale di Perugia, dove saranno eseguiti ulteriori approfondimenti autoptici. Le analisi medico-legali dovranno chiarire in modo definitivo tempi, modalità e sequenza delle azioni, oltre a fornire elementi utili a individuare eventuali ulteriori circostanze rilevanti.

Parallelamente, gli investigatori stanno raccogliendo informazioni sul rapporto tra le due persone e ricostruendo gli ultimi contatti e movimenti, nel tentativo di definire il contesto in cui si è sviluppato il grave fatto di sangue. La Procura ha disposto il proseguimento delle attività tecniche e testimoniali per accertare il movente e confermare con precisione le dinamiche già ipotizzate nella fase iniziale dell’indagine.

L’intervento tempestivo dei carabinieri e il lavoro in corso da parte degli specialisti mirano a delineare un quadro completo dell’accaduto, in una vicenda che ha profondamente scosso la comunità locale di Po’ Bandino e l’intero territorio di Città della Pieve.

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