Pesca sportiva: «Nuove regole per la salvaguardia»
CASTIGLIONE DEL LAGO – Nuove regole per la pesca del persico reale, specie da salvaguardare anche per tutelare il delicato equilibrio ambientale del lago Trasimeno. Le chiede Marco Arcangioli, presidente della sezione castiglionese di Enalcaccia, con un appello indirizzato alla Regione Umbria. «Il Lago Trasimeno è un sistema ambientale complesso e ad ogni oscillazione delle acque si verificano delle metamorfosi, sia da un punto di vista della vegetazione che di presenze faunistiche acquatiche e ittiche.
La crescita del livello delle acque, che ha interessato il nostro bacino in questi ultimi anni, ha favorito una crescita sia numerica che di dimensioni del persico reale. Il persico reale è un tipo di pesce particolarmente apprezzato sia per la prelibatezza delle sue carni, sia per il tipo di pesca che gli viene riservata e, non ultimo, per la bellezza della specie.
Questa specie pregiata è però particolarmente sensibile e delicato e dunque, una volta che lo stesso viene preso all’amo, anche se rilasciato immediatamente (perché sotto la misura consentita) immancabilmente muore a distanza di qualche minuto, riaffiorando a pochi metri di distanza dal pescatore.
Considerato tra l’altro che lo stesso è un predatore e munito perciò di un apparato boccale adeguato, anche i piccoli esemplari abboccano con facilità e voracità anche alle esche più grandi di dimensioni.
Appare dunque necessario che la Regione Umbria riveda la misura minima individuata consentendo, per la pesca sportiva, la cattura dello stesso senza misura minima e con l’obbligo del non rilascio, per un numero di pesci pari a 15/20 unità giornaliere, al fine di scongiurare un inutile scempio e salvaguardare una specie di grande valore per il nostro lago». (AKR)
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