Matteotti, documenti ritrovati a Fabro svelano nuove verità

Matteotti, documenti ritrovati a Fabro svelano nuove verità

Città della Pieve ospita ricerca e mostra storica sabato

Sabato 29 novembre alle ore 16, presso Palazzo della Corgna a Città della Pieve, saranno presentati i risultati di una ricerca che ha riportato alla luce documenti originali legati all’assassinio di Giacomo Matteotti e alle violenze subite da Giovanni Amendola. Si tratta di carte appartenenti all’inchiesta dell’Alta Corte di Giustizia del Senato, avviata nel 1925 su denuncia del direttore del Popolo, Donati, contro il ministro De Bono.

Il ritrovamento, avvenuto casualmente a Fabro, ha dato origine a un approfondito lavoro di studio condotto da Antonio Dell’Aversana, Giovanni Fanfano e Marilena Rossi Caponeri, all’interno dei Laboratori di Ricerca della Libera Università di Città della Pieve. L’indagine ha portato alla pubblicazione di un volume e all’allestimento di una mostra patrocinata dall’Amministrazione Comunale.

I promotori sottolineano la rilevanza dei documenti, capaci di aprire una finestra su un momento cruciale della storia italiana, tra il 1924 e il 1925, quando il regime fascista non aveva ancora consolidato il proprio potere assoluto e resistevano ultime voci democratiche. Emergono figure poco note al grande pubblico, ma decisive, come Mauro del Giudice, Tito Sinibaldi e Vittorio Zupelli.

L’iniziativa intende offrire un’occasione di riflessione collettiva, ricordando come la memoria storica sia strumento di crescita civile. In tempi segnati da tensioni e trasformazioni, il ritorno a quelle vicende diventa un invito a considerare la storia come maestra di vita e guida per il futuro.

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