Città della Pieve e Passignano sul Trasimeno, sicurezza a 360 gradi

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“Sicurezza a 360°”, questo potrebbe essere il motto delle attività che i Carabinieri della Compagnia di Città della Pieve hanno eseguito nei giorni scorsi. Sicurezza e soprattutto prevenzione, sia rivolta ai più giovani in chiave latamente “educativa”, sia relativa alla tutela della salute pubblica.

Oltre, infatti, ai normali e quotidiani impegni di servizio, giovedì 16 a Città della Pieve i militari della Stazione, insieme ai colleghi di Tavernelle e Paciano, del Radiomobile e del Nucleo Operativo, con la preziosa collaborazione di due unità cinofile antidroga, in forza al Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze, hanno attuato una mirata attività antidroga, cominciata nella mattinata all’interno del Liceo Scientifico Statale “Italo Calvino”.

L’ingresso dei Carabinieri e dei cani antidroga, con l’assenso della direzione dell’istituto scolastico, ha suscitato non poca sorpresa tra i ragazzi seduti ai banchi, specialmente quando i due cani, specializzati nel rilevare anche la più piccola traccia di stupefacente ed ottimamente guidati dai loro conduttori, hanno iniziato ad odorare giubbotti e zainetti. La sorpresa, chiaramente, è durata giusto il tempo di qualche sms scambiato da un’aula all’altra per informare tutti i compagni dell’attività in corso.

Attività che è stata estesa sia all’interno che all’esterno dell’edificio e che si è conclusa con un bilancio veramente positivo. Infatti, a parte qualche attimo in cui uno dei cani ha indugiato intorno ad alcuni giubbotti, nell’istituto non è stato trovato alcun quantitativo di sostanze stupefacenti.

Il lavoro delle unità cinofile è poi proseguito all’interno dell’abitazione di un giovane di origini rumene, nella quale, a conclusione di una certosina perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti numerosi semi di canapa indiana, che il ragazzo, deferito all’A.G. di Terni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini della coltivazione, ha candidamente ammesso di aver comprato su internet. Sempre nella casa, i militari hanno potuto visionare alcune fotografie che ritraevano il giovane mentre teneva in mano diversi “pezzi” di hashish, nonché alcune armi. V. M., queste le iniziali dell’appena 20enne, ma già gravato di precedenti segnalazioni all’A.G., a questo punto, forse con l’intento di alleggerire un po’ la sua posizione, ha indicato ai militari chi avesse la disponibilità delle armi presenti nelle fotografie.

Altra abitazione ed accenno di perquisizione, subito interrotta dal proprietario di casa, il quale, a specifica richiesta, ha spontaneamente consegnato tutte le armi possedute, che altro non erano se non riproduzioni di pistole autentiche, che, però erano tutte state alterate con la rimozione del previsto tappo rosso, trasformandole così in strumenti buoni per compiere qualsiasi tipo di reato, dalle minacce alle rapine. Così è scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura ternana anche per T. P., operaio 53enne, anche lui gravato di pregiudizi penali, al quale sono state sequestrate quattro pistole, tutte prive, come già detto, del tappo rosso e due carabine ad aria compressa, apparentemente nei limiti di potenza previsti per la libera vendita, ma che verranno comunque sottoposte ad opportune verifiche per accertare che non siano state modificate in nessuna delle loro parti.

Il giorno successivo, neanche a farlo apposta un fatidico venerdì 17, a Passignano sul Trasimeno e, questa volta, con l’essenziale collaborazione dei colleghi del N.A.S. di Perugia, sono stati i Carabinieri di quella Stazione, con il contributo del personale di Magione, del Radiomobile e del Nucleo Operativo ad attivare una serie di controlli che hanno interessato tanto la circolazione stradale all’interno del centro abitato, quanto un esercizio pubblico ed una macelleria di recente apertura.

Mentre il controllo della macelleria è risultato completamente negativo, invece le verifiche dei militari del reparto speciale all’interno di un noto bar del centro lacustre hanno confermato totalmente le notizie sulle presunte carenze igienico-sanitarie dell’esercizio pubblico, che proprio i militari della Stazione di Passignano avevano acquisito nei giorni precedenti.

Al termine dei controlli, i gestori del bar sono stati pesantemente contravvenzionati, per 5.000 € complessivi a causa delle serie irregolarità riscontrate, come le scarse condizioni igienico-sanitarie sia dei locali destinati alla preparazione ed alla somministrazione di cibi e bevande, sia dei servizi “igienici”, la mancata esposizione della lista degli ingredienti degli alimenti in vendita e la presenza di una saletta per fumatori, in assenza delle prescritte autorizzazioni.

Un bilancio nel complesso positivo per due giorni di attività “speciali”, come appunto sono speciali i reparti dell’Arma che affiancano i colleghi delle Stazioni, quando sono necessarie particolari competenze e specifiche professionalità.

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