da Luigina Miccio
MAGIONE – Il venticinquenne Luca Vaccaro di Montecolognola è il vincitore della corsa dei carrettini, I° Trofeo Balboreto, che si è svolta domenica 17 agosto nell’ambito della Settimana Magionese. Al secondo posto, ma con lo stesso team, Alex Rubeca. Il terzo posto se lo è aggiudicato Andrea Suriani, quarto posto per Germano Cozzari. Con 1.05.77 Alex Vaccaro si aggiudica anche il trofeo Marco Baffetti per la discesa più veloce.
Una grande soddisfazione per gli organizzatori della manifestazione riproporre un’iniziativa che è sempre rimasta nel cuore dei magionesi. Il giovane vincitore non era neanche nato quando, nel 1985, il suo concittadino, “Balboreto”, cui il Trofeo è dedicato, animava la prima edizione della corsa. Carrettini rudimentali, costruiti in casa, chiedendo l’aiuto a padri meccanici, falegnami o fabbri che, nei garage di casa, aiutavano i figli a realizzare il piccolo sogno di un carrettino con cui buttarsi a capofitto, approfittando della conformazione del paese di Magione fatta di notevoli discese. Risale al 1996 l’ultima edizione ma la mitica gara non è mai stata dimenticata.
Durante le prove di qualifica, che si sono svolte nella mattinata, era tutto un ricordare, un fare i confronti con i carrettini attuali, alcuni dei quali molto sofisticati nella carrozzeria. Il carrettino tradizionale era costituito da una semplice struttura in legno con due assi dotati di cuscinetti a sfera, riciclati dai più disparati macchinari. Nei carrettini attuali le ruote a sfera sono state sostituite, per motivi di sicurezza, con ruote di gomma un elemento che ha, all’inizio, disorientato chi aveva partecipato alle lontane edizioni. Il silenzio delle gomme ha, infatti, sostituito lo sferragliare dei vecchi carrettini che scendevano lungo la discesa con un rumore assordante.
Ricordo e emozione per i giurati, Luca Pagani, Lorenzo Moretti e Francesco Rubeca nel cronometrare i tempi, come per tutti i team, alcuni dei quali sostenuti da vecchi corridori. Perché se qualcosa è cambiato nel tipo di costruzione, la passione è rimasta la stessa come hanno dimostrato i concorrenti che hanno gareggiato con la serietà e la concentrazione delle grandi competizioni e la tantissima gente che ha seguito la corsa.
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