I turisti invitati a vedere un’acquario che non c’è e una pista ciclabile che non c’è più

Pista ciclabile, terre espropriate nel 2002 ma lavori non ancora ultimati

L’estate 2014, si sta caratterizzando amministrativamente, per una imponente casistica di ritardi, inadempienze e “furbatine” nell’esecuzione e nella gestione delle opere pubbliche e nella promozione del territorio.

La più eclatante di tutte è senza dubbio la vicenda legata alla pista ciclabile nel tratto Castiglione del Lago – Badiaccia che dal Febbraio 2014 è in parte sommersa. È bene precisare che ciò non è dovuto a eventi straordinari, ma esclusivamente alla crescita del livello delle acque del lago che è tornato a raggiungere lo “0” idrometrico.

Ciò significa che tratti della pista SONO STATI IMPOSTATI a una quota più bassa delle potenzialità di tenuta del lago Trasimeno e che l’essere sommersi potrebbe diventare un fatto ordinario qualora (come ci auguriamo) il Trasimeno mantenesse le attuali quote.

Non accusiamo nessuno di complotto, ma piuttosto di leggerezza nella gestione del bene comune per cui non si è avuto considerazione della memoria e dei cicli della natura, e non si è dato peso e valore a quanto espresso in sede di Conferenza di Servizi del 17 giugno 1998 laddove la Provincia di Perugia segnalava “le problematiche riferite al livello 0 idrometrico del lago, il raggiungimento del quale provocherebbe in alcuni tratti l’allagamento della pista in oggetto”. Quindi il problema era stato segnalato prima dell’esecuzione dei lavori ed è stato ignorato. Sono stati buttati soldi pubblici e in più stiamo facendo una pessima figura non solo a livello locale.

Purtroppo questa vicenda è solo un esempio delle tante opere lasciate incompiute, realizzate male o mantenute in modo disastroso. Anche a Castiglione del Lago l’overdose di appalti assegnati in primavera (guarda caso a ridosso delle elezioni) ha lasciato il segno, evidenziando ritardi nella loro esecuzione, provocando forti disagi nei confronti dei cittadini e causando incrementi negli oneri di spesa necessari a portare a compimento le opere. Ne evidenziamo, a parte l’Acquario, la più “evidente”, anche agli occhi di un profano:

Per non parlare poi dell’inserzione a cura del Comune sull’opuscolo “Trasimeno 2014” utilizzato per la promozione della Regione Umbria nelle fiere di settore, dove a pag. 26 scopriamo che l’Acquario viene dato come aperto dall’estate 2014

Domandiamo: se questi sono i fatti, perché puntare il dito contro il solito “tedesco cattivone”, anche se dice alcune fesserie? Non sarebbe meglio fare un “Mea Culpa” sul perché ancora vengano pensate, perseguite e realizzate certe opere? Quando si smetterà di utilizzare soldi dei contribuenti per opere che rendono vano l’impegno e il lavoro di tanti operatori privati che quotidianamente cercano di tenere in piedi le proprie attività?

Non si può più tollerare il consueto finale: non è mai colpa di nessuno e i responsabili non riconoscono mai i propri errori, traendone le dovute conseguenze.

Per la cronaca: l’attuale Sindaco di Castiglione del lago, rieletto a furor di popolo, è la stessa persona che ha realizzato la pista ciclabile oggi sommersa e che insiste, contro ogni logica economica, a investire soldi sull’Acquario. L’augurio per la nostra amata Castiglione del Lago è che fra qualche anno non ci si trovi a dover subire la stessa sorte della pista ciclabile … magari non sommersi dall’acqua, ma…

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