
Morte bimbo di 2 anni. La mamma ungherese ammette per la prima volta di aver ucciso il figlio Alex di due anni. Lo ha fatto con i consulenti del nuovo collegio di periti incaricato dal tribunale di Perugia. Lo riporta oggi la Nazione Umbria in un articolo. La donna ungherese, in carcere dalla sera del 1 ottobre 2021, ha cambiato più versioni nel corso dei mesi.
La Procura di Perugia non ha mai avuto dubbi sui fatti di quel pomeriggio a cominciare dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, alle tracce trovate sul luogo del delitto e alle dichiarazioni dei testimoni.
La madre è stata ripresa dalle telecamere a Po’ Bandino. Si vede secondo quanto appreso solo lei con il bambino mentre percorreva il sentiero che porta al rudere dove è avvenuto il delitto, poi ancora sempre sola, con il figlio in braccio, questa volta ferito e verosimilmente già privo di vita quando giunge nel supermercato, chiedendo aiuto.
Si è anche parlato della ferita da taglio all’avambraccio sinistro della donna. Per il Gip sembra una messinscena. Ma anche il coltello che la donna aveva in tasca per «difendersi dagli immigrati, che violentano le donne e uccidono i bambini» aveva detto la madre.
I nuovi periti hanno chiesto di vedere tutto il fascicolo relativo all’autopsia e le carte ungheresi. Il Tribunale aveva stabilito che il piccolo Alex dovesse stare con il papà. Il pm Comodi ha chiesto un’ulteriore proroga alla custodia in carcere.
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