Dopo la grande festa di sabato a ritmo del migliore Funk-Soul ad opera di un mito mondiale di questo genere, Leroy Emmanuel International Soul Brother, c’è grande attesa per l’arrivo, domenica, del fenomeno dell’anno del Desert Rock Blues: il virtuoso chitarrista TouaregBombino che incendierà il palco di viale Icilio Vanni (dalle ore 21.30) con il suo ritmo incalzante dal sapore tribale che si fonde con il Blues d’oltreoceano.
Omara “Bombino” Moctarè un trentenne nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nella tribù berbera dei Tuareg, Ifoghas, che da secoli è in lotta contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. La sua storia è quella di molti ribelli del deserto perennemente in fuga dalle repressioni dei governi locali. Durante uno di questi esili, tra Niger, Libia, Algeria e Mali, Bombino (dall’italiano “bambino”, soprannome con cui lo chiamavano nella sua prima band per la sua giovane età) entra in possesso di una chitarra, inizia a suonare e ad appassionarsi alla musica di illustri maestri: Ali Farka Tourè, John Lee Hooker, Mark Knopfler e Jimi Hendrix. Anche per Bombino, come per i Tinariwen, il potere della musica diventa strumento di ribellione e di resistenza.
Griot, cantastorie, Rocker, cantante Folk, Bluesman, difficile trovare un’etichetta che riassuma tutte le anime di Bombino. Quando vibra le corde della sua chitarra nell’aria aleggia un’atmosfera magica: un ritmo evocativo, mai scontato, con rimandi alla musica araba e ai canti Touareg. Una voce dolce, leggiadra, rassicurante e un suono dalle mille striature ipnotiche in cui la chitarra tesse le trame di ogni composizione. Nelle sue canzoni vengono preservate le storie tragiche e malinconiche di esili, siccità, deserti polverosi, nostalgia e speranze. Il suo album “Nomad”, prodotto da Dan Auerabach (The Black Keys) e inserito tra i 50 più belli del 2013 da NPR Music, è un’ulteriore conferma dell’ormai leggendario “Jimi Hendrix del deserto” che ha scalato le classifiche internazionali per farci riscoprire le diverse sfumature e gli intensi profumi della musica del mondo.
Dalle 18.00 per le strade del centro storico i ritmi scatenati della p-funking band
Venti scatenati musicisti di diversa estrazione artistica ma uniti da una grande passione in comune danno vita all’eclettica P-Funking Band capitanata dal trombettista Riccardo Giulietti. Marching band attualmente unica in Umbria, la P-Funking fonde nelle sue performance musica e movimento. Una miscela esplosiva di Funk, Disco Music, Jazz, Rhythm’n’blues e Soul, arricchita da dinamiche coreografie a cui partecipa tutta la band. Uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto in cui una frizzante energia, un ritmo trascinante e un repertorio accattivante impreziosito da arrangiamenti inusuali ed insoliti sono gli ingredienti di un groove cui è difficile resistere. Nel giro pochi anni la P-Funking si è esibita in tutte le piazze più importanti d’Italia riscuotendo un grandissimo successo nei loro numerosi show. Diventata ormai ospite fisso nel cartellone di Trasimeno Blues dal 2007, la P-FunkingBand torna quest’anno per consolidare la tradizione e presentare nuove composizioni insieme a pezzi tratti dall’album “1D22” pubblicato da Groove Master Edition. Per questo progetto la P-Funking si è avvalsa di prestigiose collaborazioni come quella con il trombettista Andrea Giuffredi (già prima tromba di Ennio Morricone e Monica Hill) e quella con il rapper londinese Lee N. Il lavoro in studio è però solo una delle diverse anime della Band, che anche nel 2014 continua a portare avanti i propri progetti di ricerca e sperimentazione “live” per le strade, i palchi e i club italiani, come fatto in questi entusiasmanti anni nei più disparati contesti sia di location che di pubblico.
Grande festa di chiusura dell’edizione 2014 di Trasimeno Blueslunedì 4 agosto a Tuoro con l’atteso concerto Soul di Luca Sapio & The Dark Shadows previsto lo scorso martedì e fortunatamente recuperato dopo il rinvio a causa del maltempo.
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